Valentini: «Pohjanpalo? Operazione da 20 milioni. Solo il Palermo poteva permetterselo»

Nonostante la sconfitta col Palermo e una classifica sempre più allarmante, la Salernitana ha deciso di proseguire con Roberto Breda in panchina. A spiegare la scelta è stato il direttore sportivo granata Marco Valentini, che ha parlato a lungo alle emittenti locali per fare chiarezza sul momento del club e sulla fiducia confermata all’allenatore.

Tra i tanti temi affrontati, Valentini ha chiarito anche alcune dinamiche di mercato, in particolare su un nome che circola da mesi tra i tifosi granata: Joel Pohjanpalo.

«Pohjanpalo non sarebbe mai venuto alla Salernitana in zona salvezza – ha spiegato il dirigente – bensì sarebbe andato solo al Palermo per lasciare la Serie A. L’operazione avrebbe comportato una spesa da 5 milioni di cartellino, più 2,5 milioni di stipendio al calciatore per tre anni. Un totale da 20 milioni. Non credo che nessuna squadra di B, tranne il Palermo, potesse permettersi un investimento del genere».

Una puntualizzazione, quella di Valentini, utile a ridimensionare certe aspettative irrealistiche e a difendere le scelte fatte in entrata durante la sessione invernale.

«Cerri e Raimondo erano tra i più richiesti in B e anche in A. È vero, non stanno rendendo al massimo, ma hanno qualità. Per gli attaccanti conta molto anche l’aspetto psicologico. Cerri si era sbloccato, poi il rigore sbagliato a Cesena lo ha abbattuto. Raimondo invece sente tanto il peso della piazza. Ma entrambi sono validi, vanno solo aiutati», ha aggiunto il ds.

Sul momento della squadra, Valentini ha ribadito: «Dal 2 gennaio con Breda abbiamo fatto 11 punti in 12 partite. Più di noi solo Sudtirol e Frosinone. I numeri dicono che con questa media saremmo salvi. Serve continuità, serve fame. A Castellammare dobbiamo reagire. Non servono le chiacchiere, servono i fatti».

E infine, un messaggio ai tifosi: «L’unico modo per salvarci è immedesimarci nella gente. Solo se i giocatori capiscono cosa rappresenta questa maglia, potremo farcela. Salerno non merita un’altra retrocessione. E noi lavoriamo giorno e notte per evitarla».