Gennaro Gattuso perde la pazienza con un cameramen durante un colloquio con i tifosi del Valencia.
Otto sconfitte nelle prime 18 giornate di campionato, la zona retrocessione distante ormai una sola lunghezza, l’eliminazione dalla Coppa del Re. Il Valencia e Rino Gattuso non trovano pace e si leccano le ferite dell’ennesimo ko, il terzo negli ultimi 4 turni di Liga, rimediato di misura (1-0) domenica in casa del Valladolid. Una situazione di tensione assoluta amplificata dalle solite contestazioni dei tifosi nei confronti del proprietario Peter Lim. Ma anche da quanto accaduto al rientro della squadra all’aeroporto di Manises dopo la gara, dove ad aspettare Cavani e compagni c’era qualche centinaio di tifosi. Senza intenzioni bellicose, con l’intento più che altro di sostenere la squadra in un momento così difficile. Ma gli animi si sono surriscaldati lo stesso.
Gattuso è andato a parlare con i sostenitori, tra i quali era presente Ramon Castro, leader di un gruppo organizzato di tifosi del Valencia. A riprendere la scena era presente un’operatore di À Punt, emittente valenciana. Un gesto di nervosismo che fa il paio con quelli, sempre più frequenti, palesati in conferenza stampa da Gattuso. Come quando, qualche giorno fa, l’ex allenatore del Napoli si è sfogato nei confronti di un giornalista che aveva confessato di vederlo “scuro in volto” dopo la sconfitta con l’Athletic Bilbao in Coppa del Re: “No, mi hai visto con una faccia di m***a perché abbiamo perso 3-1”. Il problema del Valencia è che, a stretto giro di posta, si ritorna in campo: giovedì la squadra di Gattuso andrà sul campo del Real Madrid, che solo poche settimane fa l’ha eliminato ai calci di rigore dalla Supercoppa spagnola. Sarà un’altra serata di pura tensione.