‘Vado a giocare di più’: il ‘preferito’ di Mancini lascia l’Italia | Nel suo destino un’altra Nazione
Dopo essere stato uno dei preferiti dell’Italia di Mancini, il giovane cambia Nazione: “Vado a giocare di più”
Era stato uno dei pupilli di Mancini, quando la nazionale azzurra era andata incontro alla prima rivoluzione. Un cambio generazionale che adesso spetta a Luciano Spalletti, ma che potrebbe vedere qualche giovane cambiare aria e rendere il lavoro del tecnico ex Napoli ancora più difficile.
Intanto quello che era stato nel 2023 il preferito di Mancini, si allontana dal calcio italiano e il suo approdo all’estero è ormai cosa fatta. Ultimo di una lunga serie di talenti italiani che hanno scelto altre nazioni per cercare di trovare spazio negli ultimi mesi, il calciatore nonostante le tante presenze in Serie A ha scelto di lasciare l’Italia.
Insieme a lui tanti altri calciatori che erano finiti nel giro della nazionale sotto la gestione Mancini, complice anche il poco spazio concessogli in campionato, sono finiti fuori dai radar. Un’emergenza, quella riguardante i nuovi talenti azzurri nel nostro campionato, che era finita al centro del dibattito dopo le delusioni legate alla nazionale e alle mancate qualificazioni ai mondiali
Accordo a un passo: un altro talento azzurro lascia l’Italia
Simone Pafundi, che da Mancini lo scorso anno – complici grandi prestazioni nell’Under-20 -, è pronto a emigrare. Per lui, come per tanti altri baby talenti, si sono aperte le porte di un altro campionato, quello Svizzero. Il trasferimento dall’Udinese al Losanna è cosa ormai fatta, mancano solo i dettagli, poi anche il centrocampista sarà un nuovo giocatore della Super League.
Il diritto di riscatto è fissato a 15 milioni, ma prima il giovane classe 2006 ha rinnovato il contratto con i bianconeri fino al 2027. Tra le clausole anche quelle che prevede un ritorno anticipato del giocatore qualora questo mettesse a referto la metà delle presenze possibili con gli svizzeri.
Svizzera, insieme a Pafundi tanti giovani azzurri in Super League
Farsi le ossa all’estero, in un campionato “minore”, sperando di rimanere nel giro della nazionale per poi tornare in Serie A con più minuti sulle gambe. E’ questa l’ambizione di tanti giovani, costretti ad altri campionati complice il pochissimo spazio che le squadre del nostro campionato – soprattutto le cosiddette big – concedono alle nuove leve. Un problema, quello del calcio italiano riguardante i giovani, che affonda le radici anche nella gestione di un settore giovanile non abbastanza competitivo e nelle gestioni dei campionati di Serie B e serie C da parte dei club della massima serie.
Ecco perché oltre Pafundi, hanno scelto il campionato svizzero anche Zanotti, al San Gallo, Calafiori, che prima del Bologna era arrivato al Basilea con Esposito nel 2022. Gnonto, che con Mancini aveva collezionato 13 presenze arrivava dallo Zurigo nel 2020 (adesso gioca in Premier League nel Leeds), ma anche Federico Di Marco che nel 2017 aveva scelto il Sion.