Vaccino Reithera, il Sacco di Milano cerca volontari per la sperimentazione: prevista un’indennità di 800euro. Come candidarsi
L’ospedale Sacco di Milano sta cercando volontari per sperimentare il vaccino italiano anti Covid Reithera. L’avviso è stato pubblicato sul sito del Dipartimento di Malattie Infettive dell’ASST Fatebenefratelli Sacco di Milano, individuato come uno dei 25 centri nazionali dove sarà avviata la sperimentazione del siero “made in Italy”. La struttura ospedaliera milanese, per la fase 2 e 3 dello studio chiamato “Covitar”, è alla ricerca di partecipanti sani, a cui verrà corrisposta un’indennità economica per ogni partecipante per un massimo di 800 euro.
Il vaccino (nome ufficiale: GRAd-CoV-2) rientra nel gruppo dei cosiddetti vaccini a vettore virale, un adenovirus costruito in modo da non replicarsi nell’organismo ma in grado di stimolare una forte immunità verso la proteina Spike di cui contiene l’informazione genetica.
L’ospedale Sacco spiega che “dalla fase 1 è emerso un buon profilo di sicurezza con scarse reazioni avverse, limitate per intensità e durata. Dopo 28 giorni dalla vaccinazione oltre il 94% dei soggetti nella fascia d’età 18- 55 anni vaccinati con una sola dose ha prodotto anticorpi, ed oltre il 90% ha sviluppato anticorpi con potere neutralizzante nei confronti del virus. Inoltre, la risposta osservata nei soggetti anziani non differisce da quella dei soggetti più giovani”.
Vaccino Covid italiano, chi può candidarsi come volontario: i requisiti
Lo studio clinico prevede l’arruolamento di soggetti volontari sani di entrambi i sessi, di età superiore ai 18 anni e che siano nelle seguenti principali condizioni:
• non aver contratto un’infezione da Sars-CoV-2 confermata da test molecolare
• non aver ricevuto un altro vaccino anti-Covid
• non avere malattie gravi e/o incontrollate
• avere condizioni cliniche stabili
• non essere in gravidanza (confermata con test positivo) o in allattamento.
Qual è l’impegno richiesto?
Sul sito si legge che “l’impegno richiesto dai volontari è di circa 4 visite nei primi due mesi (durante le quali verranno effettuati secondo un calendario prestabilito una serie di accertamenti tra cui prelievi ematici e tampone molecolare per COVID-19) e ulteriori 3 visite distanziate nel tempo. È prevista un’indennità economica per ogni partecipante per un massimo di 800 euro”.