Vaccini: Palermo, AstraZeneca senza prenotazione nel week end. Le info

L'Hub vaccinale alla Fiera di Palermo, 21 marzo 2021. (ANSA) - PALERMO, 21 MAR - "Abbiamo completato la fila di gazebo, quindi abbiamo più spazi al riparo dalla pioggia e dal freddo dove accogliere i cittadini che arrivano per ricevere la dose e i soggetti fragili si trovano all'interno del padiglione 20, tutti seduti, mentre gli accompagnatori i cosiddetti 'care givers' sono all'esterno nei gazebo in attesa del loro turno". Così Renato Costa, commissario per l'emergenza Covid a Palermo sula situazione nell'hub vaccinale della Fiera del Mediterraneo. ANSA/ROBERTO GINEX

Se vogliamo lasciarci alle spalle prima possibile la pandemia dobbiamo premere ancora di più l’acceleratore sulle vaccinazioni, usando tutti gli strumenti disponibili, quindi tutti i vaccini che abbiamo”. Lo dichiara Renato Costa, commissario straordinario all’emergenza sanitaria nella città metropolitana di Palermo, dopo il lancio del weekend di vaccinazioni straordinarie con AstraZeneca.

Venerdì, sabato e domenica, dalle 8 alle 22, sarà possibile vaccinarsi senza prenotazione con AstraZeneca, il vaccino del quale al momento c’è il maggior numero di dosi disponibili. Potranno farlo i cittadini tra i 60 e i 79 anni.
“Il siero di AstraZeneca è stato travolto dagli allarmi per i casi di trombosi – continua Costa -. Va sottolineato, però, che si tratta di effetti estremamente rari di questo vaccino.
Inoltre, ogni persona che vorrà vaccinarsi all’open day sarà comunque sottoposta a un’attenta valutazione medica prima dell’immunizzazione, in modo da capire se ci controindicazioni in base a particolari problemi di salute”. “L’Agenzia europea del farmaco – spiega il commissario per l’emergenza Covid a Palermo – ha individuato e analizzato 86 casi di trombosi su 25 milioni di vaccinati con AstraZeneca. Episodi rarissimi, che portano ancora ritenere che i benefici del vaccino superino abbondantemente i pericoli, considerando quanto è invece più alto il rischio di contrarre il virus, espandere i contagi sul territorio e, di conseguenza, anche i casi gravi di infezione.
Non possiamo permettercelo, visto il livello di pressione sulle strutture sanitarie. È il momento di avere fiducia e fare ancora di più. L’unione, stavolta più che mai, può fare davvero la forza”. (ANSA).