Vacanze, la crisi non fa più paura: oltre 36 milioni di italiani pronti ad andare in ferie

Chi lo farà però, preferisce non solo restare in Italia e viaggiare in macchina ma anche prenotare una casa vacanze invece di un albergo. È quanto emerge da un report sul turismo italiano post Covid19 redatto dall’agenzia di consulenza Comin & Partners. Secondo lo studio, a sorpresa, il 61% dei nostri concittadini non rinuncerà in media a 9 giorni di ferie.
Stando alle interviste condotte all’inizio di giugno su un campione di oltre mille residenti in Italia, chi decide di restare a casa lo fa principalmente per motivi economici (circa 14 milioni di persone, il 41% dei casi), per paura del contagio (25,6%) o perché si sente a disagio nel relazionarsi con le misure restrittive per il contenimento (16,7%). Ma c’è anche chi non vede di buon occhio l’arrivo dei turisti stranieri (8,6%) o chi, dopo averle consumate in maniera più o meno legittima durante il lockdown, non ha più ferie a disposizione (8,1%).

Ben il 93% dei vacanzieri italiani raggiungerà destinazioni entro i confini della Penisola. Così se la spesa media complessiva per l’estero l’anno scorso ammontava a circa 27 miliardi di euro quest’anno si attesterà attorno ai 4 miliardi. Guardando alle imprese della Penisola quindi, il grosso delle ricadute economiche finirà con il gravare sui tour operator e sul settore dei trasporti. Non a caso, 7 viaggiatori su 10 sceglieranno per spostarsi un mezzo privato (macchina o moto) mentre appena 1 su 10 prenderà un aereo per andare in vacanza. Per quanto riguarda le mete preferite dove trascorrere le ferie, nonostante le restrizioni, al centro dei desideri degli italiani resta sempre il mare col 56 %. Le vette del Belpaese invece saranno scalate da quasi 6 milioni di italiani, dato in crescita rispetto al 2019.