Unione Sarda: “Lopez, nemico per un giorno”
“Domenica pomeriggio, al “Barbera”, Palermo-Cagliari non sarà una gara come le altre. E non solo perché i rosanero la considerano l’ultima delle ultime spiagge. Domenica pomeriggio Diego Lopez vedrà i colori a cui ha legato la sua carriera di calciatore, quelli con cui ha fatto partire la sua avventura da allenatore. Ma soprattutto i colori che ha legato di più al suo cuore. Per la prima volta da avversario. LA MIA SECONDA PELLE. In un calcio dove tutto viene filtrato, dove se fai gol alla tua ex squadra non esulti «per rispetto dei miei ex tifosi», mentre dentro te la ridi. In un calcio di plastica c’è lui, Diego Lopez da Montevideo. I capelli Lasciati ingrigire, quasi a voler segnare definitiva- mente il passaggio dal campo alla panchina. Ma i suoi veri colori restano quelli rossoblù e il Jefe, il Capo, lo ha voluto ricordare con una foto su Instagram e due righe, in punta di dito, a pochi giorni dal faccia a faccia col Cagliari. Senza voler lasciare spazi al dubbio: «L’ultima maglia che, dopo dodici anni di battaglia, mi è rimasta attaccata al corpo #forzacasteddu». Quella maglia numero 6, i colori rossoblù e la fascia da capitano. Perché Lopez paura non ne ha. E il Cagliari sarà un rivale a cui pensare durante gli allenamenti e da battere in quei novanta minuti, stando seduto sulla panchina del Palermo. Poi, però, tornerà la squadra delle sue 314 partite. Molte con quella maglia numero 6 che nessuno ha più avuto il coraggio di indossare. […]”. Questo quanto scritto dall’edizione odierna de “L’Unione Sarda”.