Quella che doveva essere un’amichevole di preparazione in vista del Sudamericano Under 15 si è trasformata in una scena di pura violenza. Il match, disputato a Guayaquil, Ecuador, nello stadio dell’Emelec, ha visto l’Ecuador vincere per 1-0 contro l’Argentina, ma il risultato è passato in secondo piano dopo gli scontri furibondi tra le due squadre.
La partita, giocata per testare il livello delle formazioni in vista del torneo che inizierà venerdì a Santa Cruz de la Sierra, Bolivia, si è conclusa in modo disastroso. Dopo un primo scontro durante il match, che ha visto un giocatore ecuadoriano colpire in faccia un avversario e ricevere il cartellino rosso, la situazione è degenerata al fischio finale. Sul terreno di gioco è scoppiata una rissa generale, coinvolgendo non solo i giocatori ma anche membri dello staff tecnico e persone estranee alla partita.
Calci, pugni e persino una bandierina del calcio d’angolo usata come arma hanno caratterizzato la zuffa, con un giocatore ecuadoriano che ha brandito la bandierina contro gli avversari. Anche persone non legate alle squadre sono entrate in campo, alimentando il caos, e la sicurezza ha faticato a contenere la situazione.
Le immagini della rissa, divenute virali, hanno suscitato forte indignazione, con la speranza che episodi simili non si ripetano durante il Sudamericano Under 15. Ironia della sorte, Argentina ed Ecuador sono inserite nello stesso girone, il cosiddetto “gruppo della morte”, che include anche Brasile, Uruguay e Venezuela.
Il torneo, che inizierà venerdì, avrà un formato particolare: nonostante sia un torneo Under 15, l’età massima consentita per questa edizione sarà di 16 anni, per permettere la partecipazione ai giocatori che sarebbero andati fuori età a causa del rinvio dell’evento, originariamente previsto per novembre scorso.