L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla vittoria del Palermo contro la Reggiana.
Primo successo per il Palermo, che rovina la festa per il ritorno in Serie B della Reggiana. Punti pesanti contro una squadra che può fare strada. Punti pesanti perché allontanano l’amarezza per quanto era accaduto al debutto a Bari, che hanno fatto felici il migliaio di fans rosa in curva al Mapei Stadium ma che non diradano le nubi sul capo di Corini in merito alla qualità del calcio espresso dalla squadra rosanero.
Diciamo questo perché anche ieri, come era accaduto a Bari, il Palermo ha potuto giocare per un tempo con un uomo in più. Al 42’del primo tempo, col Palermo in vantaggio per il gol di Lucioni al 7° (il difensore ha deviato in rete una corta respinta di Bardi sul tiro dal limite di Lund) Segre è scappato in contropiede, ben lanciato da Di Mariano, il giovane Marcandalli l’ha messo giù prima che entrasse in area ed è stato espulso in quanto ultimo uomo. Dunque il Palermo al 42 s’è ritrovato avanti di un gol e in superiorità numerica. Fino a quel momento la Reggiana aveva giocato meglio, benché il risultato premiasse i rosa per quell’intuizione di Lucioni nata dopo un tiro di Lund. Gol convalidato con il Var che ha certificato che la palla avesse superato la linea di porta.
È andata bene. Il Palermo ha vinto ma non ha imposto il proprio gioco contro una matricola agguerrita con una serie di giovani di sicuro interesse. C’è stato qualche progresso rispetto a Bari? Lo scopriremo sabato pomeriggio nel debutto interno. Intanto un paio di cose possiamo dirle: Lund ha tutto per fare bene e per quel poco che s’è visto Henderson può cambiare la fisicità e la concretezza del centrocampo rosanero. Ricordate la fumosità di Saric? Tutto l’opposto.