Un record dopo l’altro. Brunori vola nel Palermo

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Palermo e sul record di Brunori.

Nella storia del Palermo solo Toni e Radice, bomber d’anteguerra, sono davanti a lui come marcatori di una singola stagione: a quota 21 gol, Matteo Brunori da mercoledì è il miglior cannoniere del girone (e di tutta la C) a fianco di Moro del Catania. Ormai divora record ed è davvero difficile ricordare chi, anche fra i big che hanno vestito questa maglia, abbia tenuto una continuità di realizzazione così elevata. Il ragazzo nato in Brasile ma formatosi in Umbria propone numeri straordinari: 14 reti all’attivo nelle ultime 12 giornate, in cui non è entrato nel tabellino dei marcatori solo una volta, contro l’Andria. Nessuno nei campionati italiani ha segnato quanto lui in questo lasso di tempo. Da 18 anni un calciatore rosanero non arrivava a 20 segnature, l’ultimo appunto era stato Luca Toni nel primo anno della ritrovata serie A (2004/05).

Negli oltre 120 anni di vita della società, meglio di lui in una sola stagione hanno fatto sempre Toni (le 30 prodezze che portarono il Palermo in A nel 2004) e Carlo Radice, 27 gol nel lontanissimo 1931/32, altro campionato concluso con una promozione. Brunori ha eguagliato Pavesi (21 reti nel 47/48), ma con altre 4 gare (più i playoff) a disposizione, conta di andare oltre. Superati invece miti antichi e recentissimi, come Vernazza, De Rosa e Miccoli, che toccarono quota 19, anche se in realtà Miccoli nel 2009/10, arrivò a 22 reti stagionali considerando anche la Coppa. Nessun riscontro invece fermandosi ai campionati di Serie C: i migliori bomber del Palermo in questa categoria erano Messina e Cappioli a 15, ampiamente staccati.

Personali . Poi ci sono i primati personali, a cui Brunori sembrava non dare troppo peso, anche perché non veniva presentato come un goleador implacabile, ma piuttosto come un ottimo attaccante di movimento. Adesso è certamente in grado di ritoccare anche quelli: fra i professionisti, il suo top erano le 17 reti (13+4 nei playoff) messe a segno con l’Arezzo tre anni fa, ma fra i dilettanti se ne contano 21 col Petrignano e 23 in D col Villabiagio, piccoli club umbri che ne hanno segnato la crescita. Record certamente alla portata del Matteo di oggi cui riesce tutto e che peraltro si trova a menadito negli schemi di Baldini, si vedano i gol sull’asse con Valente e relativo cross dalla fascia destra: ce ne sono almeno tre praticamente identici, quelli con Messina, Vibonese e adesso Taranto.