PALERMO

Un Palermo lunatico sulla scia di un “percorso” altalenante

Che sia un Palermo altalenante lo dicono i numeri e anche i risultati. Chi affronta i rosanero vive più partite all’interno della stessa partita. Gli uomini di Corini spesso si spengono e si accendono ma di sicuro difficilmente mollano, grazie anche ad una delle più belle sorprese da inizio stagione: Jacopo Segre.

SEGRE E RANOCCHIA: COSI’ LA MEDIANA CAMBIA PASSO

 

Il centrocampista rosanero, autore della rete del pareggio questa sera, è l’uomo più in palla del club di Viale del Fante e questa volta , nuovamente di testa, scaccia via le ombre di un’altra sconfitta in trasferta, dopo l’ultima subita a Cittadella. Adesso però, senza alcun dubbio, Segre può contare su di una nuova pedina pronta ad alzare il livello dei rosanero. Non serve molto tempo e moltissimi tocchi di palla per comprendere che Filippo Ranocchia ha qualità da ben altra categoria. Personalità, corsa, tecnica e giocate da vero regista offensivo, un centrocampista moderno al servizio della squadra. Oggi Ranocchia è stato il vero uomo in più in grado di mettere in difficoltà la retroguardia dei padroni di casa riuscendo a lottare e spesso a mandare fuori tempo il pressing avversario.

Un solo punto a Catanzaro di certo non è il risultato migliore possibile ma sicuramente, guardando sia il primo tempo che il risultato dell’andata, può senza alcun dubbio essere indice di un progresso di crescita che, si spera, possa portare i rosanero ad un netto cambio di passo. I padroni di casa non erano e non sono reduci da un momento puramente sorridente ma sicuramente, a differenza dell’andata, la voglia e la tenuta fisica dei rosanero è sembrata nettamente differente.

Di sicuro l’assenza di Lucioni continua a pesare da un punto di vista difensivo, anche se Nedelcearu è stato complice di ben poche sbavature, come anche l’assenza di Brunori da un punto di vista offensivo. Il centravanti rosanero è importante non solo dal lato realizzativo ma soprattutto per le qualità tecniche che permettono uno sviluppo differente della manovra. Il Palermo non ha un grande gioco, ma quando Brunori non c’è la differenza è palpabile. E, nonostante Soleri rincorra chiunque in mezzo al campo, i limiti tecnici spiegano il perché giochi sempre a partita in corso.
Il Palermo, con questo pareggio, cerca dunque di riagganciare il trend positivo, interrotto dalla sconfitta a Cittadella. Alla prossima al Renzo Barbera arriverà il Bari e la vera paura sarà capire e scoprire che Palermo sarà, perché con questa squadra è difficile fare pronostici e stare tranquilli. Un segnale però è sempre più preponderante, questa squadra per quanto lunatica difficilmente molla e forse questa sarà la principale caratteristica che riuscirà a trascinare più lontano possibile i rosanero.

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Rosario Di Stefano