Eugenio Corini ha chiesto un segnale e i suoi uomini non l’hanno tradito: il Palermo vince a Venezia 3 a 1 e riscatta la deludente prestazione interna contro il Cosenza, andando a conquistare tre punti importantissimi a discapito di una probabile diretta concorrente per la lotta alla promozione. Il campo infatti ha parlato chiaro e le due squadre hanno regalato una bellissima partita, confermando le loro potenzialità in base a quelli che sono i loro obbiettivi.
Ieri sera al Penzo è sceso in campo un Palermo con l’atteggiamento di chi vuole recitare la parte di principale protagonista, e a dare l’esempio è stato un ritrovato Matteo Brunori che da vero capitano trascina la squadra: una tripletta importante che interrompe un digiuno di cinque gare andando smentire le critiche frettolose emerse in questi giorni. Il numero nove rosanero ha disputato una gara esemplare non solo per i gol segnati ma per la sua dinamicità, andando ad aiutare la squadra in diverse zone del campo e contribuendo a conquistare il tiro dal dischetto con cui ha sbloccato il match.
Nel complesso la prestazione degli uomini di Corini non può non essere positiva anche se è stato corso qualche rischio di troppo. Nel primo tempo infatti il Venezia ha conquistato terreno a poco a poco dopo un avvio degno di nota della formazione siciliana, trovando dopo alcuni tentativi e alcune disattenzioni la rete del momentaneo pareggio firmato da Pohjanpalo. La rete del finlandese ha permesso ai veneti di mettere alle corde il Palermo nel primo quarto d’ora della seconda frazione di gioco, ma allo stesso tempo – come dice un detto – la fortuna aiuta gli audaci e una squadra forte si vede anche in base a come reagisce davanti alle difficoltà.
Infatti i rosanero prendono un po’ di fiducia, prendono consapevolezza delle loro qualità e dominano gran parte del secondo tempo, trovando il gol del 2 a 1 su palla inattiva (ancora una volta dopo Ascoli, a conferma di come possa essere un’arma in più) e poi chiudendo la partita grazie al contropiede terminato da Brunori ma creato grazie alla compattezza collettiva. Oltre a Brunori impossibile non citare l’ennesima prova di esperienza e sicurezza fornita da Fabio Lucioni e l’ottima prova propositiva di Kristoffer Lund, bravo a procurarsi il rigore e a percorrere la fascia sinistra con personalità. Partita degna di nota anche di Claudio Gomes la cui presenza in campo vale almeno per due, ma davanti a una vittoria di tale importanza i meriti vanno riconosciuti a tutto il gruppo.
Adesso il Palermo dovrà dimostrare che a quanto fatto ieri sera va data continuità, per evitare incidenti di percorso come quello di venerdì sera contro il Cosenza. Domenica arriva il Sudtirol e l’approccio dovrà essere come quello avuto contro il Venezia, attenzionando ovviamente quelle situazioni in cui si può umilmente e consapevolmente migliorare.