L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta le parole dell’attaccante rosanero Sforzini. Un gol ogni 85 minuti. Quando gioca Sforzini, di fatto, il Palermo parte in vantaggio. Eppure il centravanti ha iniziato a segnare gol pesanti solamente nelle ultime due gare: «Io cerco di aiutare la squadra, il gol è una conseguenza. Se si entra in campo col pensiero fisso di dover segnare, allora non arriva». Contro Marina di Ragusa e Fc Messina le sue tre reti sono valse sei punti, ma soprattutto una conferma: in questo Palermo, Sforzini non è né un’alternativa, né una riserva. Nel girone di ritorno è il capocannoniere dei rosa e contro la Cittanovese, ad un girone di distanza dal suo esordio, punta a mantenere intatta la propria media realizzativa. Con l’obiettivo finale di ritrovare quella Serie C lasciata in estate. Quinto gol in campionato, il primo sotto la Nord. Quanto aspettava quell’esultanza? «Ci tenevo, sicuramente. Volevo tanto segnare sotto la curva e farlo con 17 mila persone è stato bello, emozionante. Per un attaccante questo è tutto. Speriamo ci siano altre gioie del genere da qui a fine campionato». Una risposta a chi stava iniziando a dubitare sulla sua forma… «Sì, anche perché giravano voci strane che mi hanno dato fastidio. Le ho smentite, con le parole e con i fatti, ma resto concentrato sull’obiettivo. Non posso sedermi adesso».