Un difensore, due mediani e un attaccante per rendere più competitivo l’organico. Palermo, inizia lo sprint mercato
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sui rinnovi e sul mercato del Palermo.
Sprint sul mercato, per dare a Baldini una squadra competitiva sin dalla prima sfida di campionato, quella col Perugia. A poco meno di un mese dall’inizio del torneo di B, il Palermo è ancora da completare. Mancano quegli innesti di qualità e di categoria necessari per innalzare lo spessore tecnico della squadra e favorire la competizione interna che Baldini ritiene fondamentale per tirare fuori il meglio da ognuno dei suoi giocatori. Finora Castagnini, coadiuvato nel lavoro da Zavagno – l’uomo della nuova proprietà per quanto concerne gli aspetti tecnici – si è dedicato soprattutto a chi c’era, cioè alla conferma di chi ha permesso al Palermo di tornare in B. Dal riscatto di Soleri all’ingaggio a titolo definitivo di Damiani, passando per i rinnovi (tutti per un anno) di Accardi, Lancini, Marconi, Valente e Floriano.
Senza dimenticare ovviamente l’acquisto Brunori – la spesa più onerosa sostenuta finora – che era tornato alla Juventus per fine prestito e la cui tanto attesa ufficialità è giunta ieri pomeriggio. L’italobrasiliano ha firmato un contratto che lo lega al Palermo fino al 2026. Il primo nuovo acquisto, nel vero senso della parola, visto che di Broh e Peretti non si può dire certo che siano volti nuovi, sarà Pigliacelli. Il portiere romano è atteso nelle prossime ore in città: anche per lui visite mediche e firma sul contratto (triennale) prima di aggregarsi ai suoi nuovi compagni e dare il via alla sfida con Massolo per il posto da titolare. La sua prima apparizione dovrebbe coincidere con l’amichevole di giovedì contro il Pisa dell’ex Lucca che il Palermo giocherà giovedì a Rovetta, in provincia di Bergamo. Con l’arrivo di Pigliacelli il capitolo portieri può considerarsi chiuso: il terzo sarà il primavera Grotta.
Gli altri reparti, invece, vanno tutti rinforzati numericamente e qualitativamente, anche se molto dipenderà dalle uscite. Questo perché, con Pigliacelli – ad oggi – il Palermo ha 17 “over” in organico, cioè giocatori nati prima del 31 dicembre 1998: il massimo consentito dalle norme federali è 18. Quindi, al momento rimane un solo slot libero, dopodiché ad ogni nuovo ingresso deve corrispondere un’uscita, e di elementi in uscita il Palermo ne ha diversi. Per i giocatori nati dopo il primo gennaio 1999, invece, i cosiddetti “under”, non ci sono limiti di tesseramento. Un gioco ad incastro che per forza di cose finirà per influenzare ogni mossa di mercato. Cosa manca, però, per sommi capi, è possibile dedurlo incrociando tutta una serie di dati e considerazioni, prima fra tutte il fatto che Baldini di base preferisce lavorare con 22 giocatori, ovvero 11 coppie, 2 giocatori per ruolo. In difesa manca almeno un centrale navigato (il rumeno del Crotone Nedelcearu è la pista più calda) e con ogni probabilità il Palermo andrà a caccia anche di un terzino sinistro.
In mezzo al campo servono uno o due centrocampisti, gente capace di far fare il salto di qualità alla squadra. In avanti un esterno (per Elia dell’Atalanta c’è l’accordo tra le società, si sta cercando l’intesa col giocatore), e forse pure un attaccante dalle caratteristiche diverse rispetto a Brunori e Soleri, una punta capace di offrire soluzioni tattiche alternative. Certo, molto dipenderà da come i più giovani (ma anche alcuni giocatori che la passata stagione hanno brillato) si approcceranno ad una B dal coefficiente di difficoltà altissimo. In questo senso, le prime tre sfide di campionato contro Perugia, Bari e Ascoli, ovvero quelle che precedono il gong della campagna acquisti fissato per il primo settembre, saranno decisive anche in chiave mercato.