Ha fatto discutere l’incontro che si è svolto nel centro sociale di Palermo Anomalia, nel cuore di Borgo Vecchio. Argomento del dibattito era l’innocenza di Antonino Speziale, il giovane condannato per l’uccisione dell’ispettore capo Filippo Raciti, morto il 2 febbraio 2007 a Catania nel corso di scontri tra le forze dell’ordine e un gruppo di circa 250 ultras etnei in occasione del derby con il Palermo. Presenti all’incontro delegazioni delle tifoserie organizzate di Palermo, Catania, Marsala, Sciacca e di tante altre squadre dell’isola in un fronte del tifo organizzato «contro la repressione e per l’affermazione della verità sul caso Raciti», oltre a giornalisti e lo scrittore Simone Nastasi, che ha presentato il libro «Il caso Speziale – cronaca di un errore giudiziario». Iniziative che non sono piaciute alla vedova dell’ispettore Raciti che le ha definite una «offesa» alla memoria del marito e neanche alla figlia Fabiana, che le ha definite: «Un’offesa alla memoria di mio padre, un servitore delle istituzioni morto nell’adempimento del dovere».