«Proseguiremo inevitabilmente con i tamponi ad oltranza, oggi e domani, e cercheremo di capire come evolve questa terribile situazione in cui non avremmo mai voluto trovarci. Dobbiamo capire se l’Asur Marche nord ci autorizzerà a proseguire l’attività e come. Sarà l’autorità sanitaria a dirci come comportarci per la tutela della nostra e altrui salute, e del resto la stessa Asur è stata informata tempestivamente dal laboratorio analisi de L’Aquila, dove i tamponi vengono esaminati, il quale laboratorio ha trasmesso subito gli atti. Qui c’è un rischio focolaio, altroché. Ieri Bruno e Scimia si sono allenati con la squadra e non sappiamo se hanno contagiato altri. Il problema è molto serio e diventa sanitario prima che sportivo. L’Asur dovrà dirci come tutelare i nostri tesserati e anche la squadra avversaria. Chi ci certifica che i giocatori che oggi erano negativi sabato non si positivizzano nella partita con l’Imolese e non contagiano altri? L’autorità sanitaria dovrà esprimersi in merito».
Queste le parole del direttore generale del Fano, Simone Bernardini, rilasciate ai microfoni del “Resto del Carlino” in merito al focolaio nella squadra granata con ben 3 giocatori positivi al Coronavirus. Adesso i playout potrebbero a essere rischio.