Udinese, Cannavaro si presenta: «Dobbiamo svoltare dal punto di vista psicologico»
Fabio Cannavaro è il nuovo tecnico dell’Udinese. L’ex campione del mondo è stato scelto per sostituire Gabriele Cioffi con l’obiettivo di strappare una salvezza che con il passare delle giornate è apparsa sempre più complicata. Oggi, Cannavaro, si è presentato nella consueta conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico.
«Ringrazio la società che mi ha dato questa possibilità di essere qui. Mi sono sentito con mister Cioffi che ringrazio per lo sforzo che ha fatto fino a ieri. Sono cose che capitano tra noi allenatori. Oltre alla grande voglia ci sono delle difficoltà, è una squadra con molti giocatori che parlano diverse lingue e la comunicazione è fondamentale. Però chi gioca a calcio sa che la lingua è una. Non bisogna aver paura, perché nelle ultime prestazione non è sembrato un problema fisico ma mentale – ha spiegato Cannavaro nella conferenza stampa di presentazione -. Sono arrivato ieri e oggi abbiamo fatto il primo allenamento per preparare i 20 minuti con la Roma. L’aspetto psicologico è fondamentale e c’è da far capire a loro che la storia di questa società è importante con una tifoseria che gli sta dietro. Ci sarà da sbagliare il meno possibile per arrivare al nostro obiettivo per salvarci».
«Udinese? Quando ti chiamano delle società è difficile dire di no. La storia quando fai una scelta è importante e l’Udinese ha la storia di una società serie dove puoi venire e lavorare. Sono state ore intense, è venuta così veloce questa cosa che era giusto però accettare. Il momento è complicato ma non ci penso, andiamo avanti partendo dalla base che questa squadra pur avendo avuto tanti problemi ha qualità tecniche e umane che possono far ben sperare. Questo aspetto mi ha convinto ad accettare senza ripensamenti. Conosco la Serie A e quando ho visto questi giocatori gli ho detto che se aspettiamo di non subire gol non ce la faremo. Dobbiamo fare qualcosa in più perché quattro partite sono poche per accontentarsi dei pareggi. Dobbiamo alzare l’asticella – ha sottolineato Cannavaro -. Il calcio è bello per questo perché ti regala emozioni e ti dà la possibilità di incontrare vecchi amici e vivere momenti del tuo passato. Però credo che la cosa più importante siamo noi perché sono partite fondamentali. Dobbiamo ragionare con un concetto di fame e attenzione superiore a tutto. Prossima sfida? Con la Roma ce la dobbiamo giocare perché a differenza delle altre volte negli ultimi 20 minuti non sei stanco. Anche loro verranno qui per provare a vincere e mi aspetto una gara vera. Squadra? Non l’ho mai vista dal vivo ma è chiaro che Samardzic è il giocatore con maggiore qualità che abbiamo. Quest’anno sta trovando maggiore difficoltà ma è normale perché quando ti conoscono è più difficile. Ma anche lo stesso Lucca che ho visto in Nazionale è un ottimo giocatore. Il tempo è poco e dobbiamo concentrarci su quelle che sono le cose più importanti che ci sono in questo momento – ha concluso l’ex giocatore di Parma e Inter -. Non possiamo pensare a livello individuale, se uno non corre dobbiamo trovare soluzioni diverse però meglio averla. Capitan Pereyra? Ho la riunione adesso. Oggi vorrei parlare a livello individuale con tutti quanti perché più informazioni riesco ad avere dai giocatori e meglio è. Non abbiamo tanto tempo per lavorare e il fatto di poter lavorare con i leader aiuta di sicuro».