Ucraina, Draghi: «La nostra ambasciata resta aperta. Lavoriamo per evacuazione dei connazionali»

«L’invasione ha assunto subito scala ampia e crescente. Le forze russe sono entrate da nord est, nord, sud est e dalla costa sud. Chiusa la navigazione del Mar d’Azov. Abbiamo registrato esplosioni diffuse anche nella regione di Leopoli».  Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, che dalle ore 10.30 rende un’informativa urgente alla Camera dei Deputati sul conflitto in Ucraina.

Come si legge su “Open.it” alle 12.30 sarà al Senato della Repubblica. Alle 15 parteciperà in videoconferenza al vertice della Nato, «per coordinare il rafforzamento del fianco orientale e ribadire i principi alla base della nostra posizione». «Una pioggia di missili è caduta nella notte su Kiev mentre l’esercito ha assediato varie città. L’esercito russo ha preso la centrale di Chernobyl», dice Draghi. «L’offensiva ha già colpito in modo tragico la popolazione. Ci sono vittimke civili. Sono immagini che ci riportano ai giorni più bui della storia. È possibile immaginare un ingente afflusso di profughi verso i paesi vicini», dice il premier. «È confermato che l’obiettivo è neutralizzare o – come è stato detto – “denazificare” il paese».

«L’ambasciata italiana è aperta e operativa, pronta a valutare la situazione». Draghi spiega che «stiamo pianificando con le principali ambasciate un’evacuazione in condizioni di sicurezza». Draghi ringrazia l’ambasciatore Francesco Zazo, e l’aula applaude.