“I primi gol in serie A di Muric e Mitrita, la contestazione della curva a dirigenti e – udite udite – a Zeman, e un Palermo da censura. Sarà stata pure una delle partite più inutili della storia ma qualche segno l’ha lasciato. Pescara che vince con merito ma l’ambiente è tutto da ricostruire. In partenza il Palermo è tra l’annoiato e il pigro, lascia campo al Pescara, spendendo poche energie solo in qualche ripartenza. La sblocca Muric, croato dal piede educato di scuola Ajax, che di testa anticipa Aleesami e trafigge Fulignati sul palo lungo. Un angolo di Diamanti con testa a lato di Chochev il solo spunto di un Palermo in vacanza anticipata nella prima frazione. C’è più partita nella ripresa perché i rosanero si destano, attaccano alto il Pescara e si fanno vedere dalle parti di Fiorillo, che segue con lo sguardo un’incornata di Chochev su cross di Rispoli al 4’ e dieci minuti più tardi, con stessa dinamica e protagonisti, ci mette agilità e guantoni. Si scaldano anche gli spalti con gli ultrà del Pescara che entrano in curva a ripresa inoltrata, e non risparmiano nessuno, allenatore compreso. Il Palermo si spegne, e il Pescara chiude la gara: Brugman, il migliore dei suoi, sventaglia con il contagiri sul lato debole, Aleesami è recidivo nella non chiusura, Fulignati esce a metà, Mitrita di piatto fa il 2-0”. Questo quanto riportato da “Tuttosport”.