“Teste basse, volti scuri, tantissima rabbia e la certezza che Frosinone-Palermo non è ancora finita. Il pullman con i rosanero ieri arrivato allo stadio “Barbera” dopo l’ora di pranzo. E dai volti dei giocatori si capiva che nessuno aveva ancora metabolizzato quello che è successo a Frosinone. La promozione sfumata, l’aggressione sistematica degli avversari, la retromarcia dell’arbitro La Penna sul rigore, i palloni in campo lanciati dai panchinari del Frosinone, l’invasione finale, il triplice fischio mai arrivato. I rapporti fra le due società sono tesissimi, il Palermo ha gia presentato ricorso per ottenere lo stop per l’omologazione del risultato. In piu si ricorrerà per ottenere il 3-0 a tavolino per comportamento anfisportivo. Abbiamo fatto gia fatto un reclamo richiamando l’articolo 29 del Codice di giustizia sportiva – conferma il presidente Giavanni Giammarva appena arrivato allo stadio – e facendo appello all’articolo 17 per tutto quello che è successo, come i palloni tirati in campo. Non facciamo nessuna previsione, devono decidere gli organi di giustizia sportiva. Prima a tuonare era stato il patron Maurizio Zamparini, che gia dopo la partita era stato durissimo contro il Frosinone e l’arbitro La Penna. «Abbiamo incaricato i nostri legali di fare ricorso e di supportarlo con tutte le prove – sostiene Zamparini -. Credo che l’arbitro abbia cambiato la decisione sul rigore perche assediato e intimidito da tutta la squadra, a tal punto da non sanzionare chi ha dato, davanti a lui, una testata a Nestorowski. E stato un susseguirsi di cose che non hanno niente a che fare con la legalità, per cui è stato un incontro illegale. Da quel momento l’arbitro ha persola trebisonda. Faremo i passi necessari sperando d’avere giustizia. Lo spettacolo che ha dato il calcio a Frosinone è stato indecoroso e squallido, per comportamento dei giocatori che addirittura buttavano in campo i palloni». […]. E non saranno le polemiche post partita a fermare la festa iniziata subito dopo l’incontro nelle vie del capoluogo laziale anche se, il club, attraverso un comunicato a firma del presidente Maurizio Stirpe ha precisato: «Non sappiamo quale incontro di calcio abbia visto il Signor Zamparini, ne ci interessa saperlo, certo è che Frosinone-Palermo è stata diretta da un team arbitrale composto da 5 ufficiali di gara, oltre alla presenza di numerosi rappresentanti della Procura Federale e degli ispettori di Lega i quail, all’unisono, hanno decretato la regolarità della partita». Per poi rincarare la dose: «Che il Palermo preannunci, pure, riserve e reclami avverso l’omologazione della partita – si legge – state pure sicuri che il Frosinone ed il suo Presidente risponderanno nelle competenti sedi della giustizia sportiva, forti della realtà dei fatti e di avere disputato una competizione, i playoff, impegnativa, agonisticamente molto accesa, ma sempre nel rispetto delle regole, degli avversari e degli arbitri. Nessuno, però, si deve più permettere di infangare il percorso, durato una stagione intera, di un fantastico gruppo, composto da dirigenti, atleti, tecnici e impareggiabili tifosi, sempre ispirato al fair play, all’amicizia, ai valori fondanti dello sport, da quasi venti anni al centro della nostra missione». Il Frosinone, però, ha voglia di guardare avanti perche come riferito dallo stesso patron «c’è la ferma intenzione di andare in Serie A per restarcio. Il riferimento è alla precedente esperienza, quando la squadra fu promossa nel 2015, salvo poi ritomare in B la stagione successiva. Ma stavolta potrebbe esserci più maturità e consapevolezza, per una A che e arrivata dopo un inseguimento durato due anni, fatto di tante belle prima della soddisfazione finale”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna di Tuttosport.