L’edizione odierna di Tuttosport ha analizzato le parole di Zamparini dopo la sconfitta contro il Foggia. Ecco quanto si legge:
“La sconfitta interna col Foggia lancia l’allarme in casa Palermo. Spenta sul nascere l’ipotesi di un ritiro per preparare la trasferta di Perugia, Maurizio Zamparini si è diretto immediatamente in Sicilia per confrontarsi col tecnico Bruno Tedino e con la squadra dopo il secondo k.o. di fila. Un incontro «per ritrovare il bandolo della matassa», come ammesso dallo stesso patron all’indomani della rimonta rossonera, che brucia ancora per l’atteggiamento mostrato dai rosa: «Una squadra che vuole andare in Serie A non può perdere da situazione di vantaggio a un quarto d’ora dalla fine. Abbiamo perso la bussola, non è da grande squadra. Non mi preoccupa la distanza dalla vetta, ma la condizione psicofisica di un gruppo che non si è ripreso dalle ferie di Natale. Non è la squadra che abbiamo visto prima delle vacanze». ROSSO INVENTATO Colpa della sosta, dunque, ma anche degli episodi. Su tutti, quello che ha portato all’espulsione di Coronado, un provvedimento che Zamparini reputa ingiusto: «Quando le giornate sono sfortunate capita anche questo. L’arbitro si è inventato un rosso, perché la sua è stata un’entrata stupida». Di certo, una volta in dieci, il Palermo è crollato. Disunito e senza più mordente per l’inferiorità, a riprova di come sia preoccupante lo stato mentale nelle ultime settimane. Mai prima d’ora la squadra aveva subito sei reti in due partite, per di più senza trovare la via del gol su azione. Problemi evidenti da risolvere subito, per cambiare un trend divenuto negativo nel giro di una settimana: «Abbiamo la necessità di vincere non solo a Perugia, ma anche con Pro Vercelli e Ascoli se vogliamo andare in A – conclude Zamparini -, altrimenti non andiamo da nessuna parte»”.