Otto campionati vinti in otto anni, con tre club diversi ma sempre nei cinque maggiori campionati europei: Juventus, Bayern e Barcellona. Quattro a Torino, tre a Monaco e uno in blaugrana. Per questo motivo Antonio Conte vuole Arturo Vidal. Nessun giocatore può garantire quello che può dare il cileno all’Inter dal punto di vista tecnico ma, soprattutto, da quello legato alla mentalità. Un dna, quello di Vidal, che, trasposto all’interno dello spogliatoio nerazzurro, può veramente azzerare il distacco dalla Juve. Conte ne è convinto, per questo da mesi è in pressing sulla società per essere accontentato. L’allenatore sa bene che in primavera il pallone inizierà a pesare e finora la squadra ha vissuto in una bolla di entusiasmo e Conte ha potuto spingere sull’acceleratore a 200 all’ora, però un conto è giocare da “underdog”, un altro è trovarsi spalla a spalla con un avversario che ha conquistato gli ultimi otto campionati. In tal senso, mettere nel motore un leader abituato a convivere con la pressione di non poter sbagliare mai, può rappresentare la svolta della stagione. Stando a quanto si legge nell’edizione odierna di “Tuttosport”, Marotta, in estate poco convinto della bontà dell’operazione anche perché scottato dall’annata di Nainggolan, ha deciso di fidarsi ciecamente dell’allenatore capace di traghettare la boa natalizia a 42 punti dopo 17 partite, come non accadeva dagli anni d’oro. Unità di intenti che è stata sposata in pieno dalla proprietà, tanto che l’Inter ha abbandonato l’idea di chiudere l’operazione in prestito, per presentare un’offerta da 12 milioni al Barcellona. Pochi per accontentare il Barcellone. A rendere tutto un po’ più complicato il prestito di Carles Alena al Betis: il Barça ora non accetterà sconti per Vidal. Sull’argomento, Josep Maria Bartomeu, presidente blaugrana, era stato chiarissimo con Éric Abidal, direttore sportivo del club. Ora l’intransigenza sarà totale anche perché andrebbe comunque giustificata ai tifosi la cessione del giocatore che ha segnato più gol in stagione dopo Messi, Suarez e Griezmann. Quindi l’Inter – che ha già il sì del cileno, dovrà arrivare a 20 milioni per far vacillare le certezze blaugrana. Per farle cadere magari contribuirà pure la decisione da parte di Vidal di denunciare il club per 2,4 milioni di bonus inerenti alla scorsa stagione non ancora pagati. La controversia è inerente alle clausole nel contratto del cileno. Una legata alle presenze (Vidal non ha raggiunto il 60% del totale, ma chiede di incassare la metà del bonus), l’altra gli obiettivi raggiunti (gli avvocati del cileno pretendono 1,4 milioni, il club è disposto a riconoscergli solo il 50%). Al di là delle schermaglie legate ai soldi, in Spagna la scelta di Vidal è stata intesa come l’ultimo atto per rompere il cordone ombelicale che lo lega al Barça. A completare il quadro, le voci riguardo una telefonata della Juventus per provare a inserirsi offrendo al Barça uno scambio con Emre Can, voci però smentite dal club bianconero. Marotta e Ausilio hanno anche un piano B. E tutti gli indizi portano a Nahitan Nández: alla luce degli ottimi rapporti con il Cagliari, l’uruguaiano potrebbe arrivare in prestito, anche perché in estate ci sarà da ridiscutere la situazione che riguarda Nainggolan.