“A Bergamo hanno dovuto organizzare una lista d’attesa che nemmeno al party i fine anno sulla Terrazza Martini… Dell’Atalanta non piacciono “solo” i gioiellini messi in vetrina a stagione in corso (da Caldara, c’è la Juve, a Gagliardini, da Conti a Kessie, occhio alla Premier), non solo quelli che hanno bisogno di rilancio (come Grassi che, di suo, ha già un accordo con l’Empoli), ma anche gli attaccanti non più di “primo pelo” su cui si sono fiondati in molti sia che facciano parte del “range” salvezza, sia che abbiano ambizioni ben più alte. Il Genoa e il Palermo, per dire, hanno cullato l’idea di poter convincere Mauricio Pinilla, ma oramai l’attaccante cileno è a un passo dall’accordo con i messicani del Veracruz, nonostante l’ultimo tentativo dell’Universitad de Chile. Un’uscita dall’attacco bergamasco, quindi, alla quale potrebbe aggiungersi quella di Alberto Paloschi, finora ai margini del progetto di Gasperini. Su di lui stanno ragionando concretamente la Lazio (Djordjevic è in uscita verso Lione), il Bologna, il Pescara e il Chievo che non disdegnerebbe affatto un suo ritorno. Obiettivo però affatto semplice poiché in estate l’Atalanta lo ha pagato sette milioni e non ha alcuna intenzione di mettere a bilancio minusvalenze o prestiti. Non a caso, giusto ieri, il presidente Percassi ha dichiarato che «Gasperini tenterà di recuperarlo». La verità, però, è che di fronte a un riscatto fissato o a un’offerta concreta, anche l’ex del Chievo non sarebbe incedibile. E lo stesso discorso, sebbene in termini ben più onerosi, riguarda Alejandro “Papu” Gomez. L’argentino, otre che rappresentare un valore aggiunto dal punto di vista tecnico, è diventato anche il capitano dell’Atalanta: su di lui è molto calda la Roma che ha bisogno di sostituire Salah per la lunga parentesi della Coppa D’Africa. L’incedibilità ufficiale di Gomez, così, ha una linea di demarcazione ben definita stabilita in 15 milioni di euro: se la Roma, o qualcuna altro, fosse disposto a sborsarli, a Bergamo sarebbero assai meno intransigenti nei fatti di quanto non lo siano a parole. Difficile che l’operazione possa concretizzarsi a queste cifre, ma è un fatto che l’Atalanta si guardi comunque attorno. Al ds Sartori piace molto Nestorovski, ma il Palermo non intende cederlo. L’opzione più semplice così porta a Rdrigo Palacio – uno dei “fedelissimi” di Gasperini – in scadenza di contratto a giugno con l’Inter. A Bergamo si lavora anche in prospettiva: piacciono Untersee (centrocampista a Brescia ma di proprietà della Juve) e Luperto (difensore della Pro Vercelli ma di proprietà del Napoli). Il Pescara lavora su Carmona per il centrocampo e per l’attacco aspetta Gilardino (c’è anche il Crotone) o Denis (problema la lunghezza del contratto). Il Sassuolo vuole una risposta dall’Inter per Eder (che ha anche offerte dalla Cina) che può diventare perdina di scambio per Berardi e Acerbi. E, a proposito di Cina, riuscirà la Fiorentina a resistere all’assalto a Kalinic? Per ora è questa l’intenzione come dimostra il fatto di aver respinto i 40 milioni del Tianjin Quantajian di Fabio Cannavaro. Un’offerta molto importante considerando anche l’età dell’attaccante croato (compirà 29 anni il 5 gennaio), ma inferiore alla clausola da 50 inserita nel suo contratto da Corvino. Peraltro molto conterà la posizione dello stesso Kalinic sotto contratto fino al 2019 a 2 milioni annui: finora ha ribadito la volontà di rimanere ma davanti ad una proposta stagionale da quasi 10 potrà restare insensibile? L’auspicio della società viola (che tiene aperta la pista-Jovetic ma solo se in prestito e può cedere Zarate) è trattenere il croato almeno fino a giugno. Intanto, però, i viola un sondaggio per Gabbiadini lo stanno facendo. Ancora più dura s’annuncia tenere a freno il crescendo di estimatori di Federico Bernardeschi che sta vivendo la stagione della consacrazione. A partire dal Chelsea che da settimane ha un suo osservatore in pianta stabile a Firenze. Al momento non ci sono clausole nel contratto di Bernardeschi in scadenza nel 2019, ma sarebbero già iniziate le grandi manovre. Però sapere che oltre al Chelsea ci sono alla finestra pure Bayern Monaco, Barcellona, Psg (notizia di ieri), Inter e Juve non può far dormire al club viola sonni tranquilli“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna di “Tuttosport”.