“I granata hanno rotto gli indugi: Mirko Valdifiori è ritenuto il regista giusto da consegnare a Sinisa Mihajlovic, l’uomo adatto a far transitare il pallone tra difesa e centrocampo, a dettare i tempi del gioco come gli era riuscito a Empoli. Da dove lo ha prelevato il Napoli, la scorsa estate, senza che però alle dipendenze di Maurizio Sarri il centocampista sia poi riuscito a dare continuità al suo impiego. Segnale Bovo Ora vuole rilanciarsi nel Torino, alle dipendenze del tecnico serbo che, dopo aver definito l’attacco con Iago Falque e Ljajic, sposta di netto l’attenzione sulla linea mediana. Mihajlovic, nel test di ieri contro la Casateserogoredo, ha riproposto nel cuore della mediana Cesare Bovo: segno della stima nei confronti del difensore dotato di buon palleggio, ma anche messaggio chiaro rivolto al club. In regia manca un tassello, un giocatore da inserire nel contesto granata e in tempi brevi. Il Toro si plasma adesso, in ritiro: da qui l’accelerata granata, per Valdifiori. Tra Dimaro (sede del ritiro del Napoli) e Bormio (dove suda il Toro), ieri si è steso un ponte sul quale è corsa rapida la trattativa per l’azzurro. L’ammissione I granata sono pronti a rivolgere al Napoli l’offerta giusta, per convincere Aurelio De Laurentiis a far partire Valdifiori. Oltretutto il club campano sta stringendo per Corentin Tolisso con il Lione: entrata propedeutica al via libera per l’ex dell’Empoli con direzione Torino. O Bormio, se come sembra l’operazione andrà a chiudersi in tempi particolarmente brevi. Quattro milioni di euro, questa, grossomodo, la cifra che il Torino mette sul piatto, per Valdifiori. E l’offerta scritta, quella in grado di sbloccare la trattativa, arriverà a Giuntoli questa mattina Sempre che non sia già stata formulata nella tardissima serata di ieri. In stile Cairo, per intendersi («Stiamo cercando un metodista – ha ammesso il patron granata da Bormio -. Seguiamo tre giocatori, per il ruolo di regista»). Segnali inequivocabili E a Dimaro, a mediare tra le parti, c’era pure Mario Giuffredi, agente di Valdifiori. «Andrà via solo per un grande club e il Torino e un grande club», spiegava a Tuttosport. Un’apertura di credito che faceva presagire come dalla fase preliminare, l’operazione fosse pronta a decollare. Come sta puntualmente succedendo in queste ore. Tolisso che libera Valdifiori, il Toro che rompe gli indugi e prepara l’offerta, le parole di Cairo: uno sull’altro segnali forti circa lo stato avanzato della trattativa. Con il presupposto, fondamentale, dell’assoluto gradimento del regista a fronte della possibilità di vestire il granata, nella prossima stagione. Tiepide alternative Insegna, il mercato, che finché non si arriva alle firme serve un minimo di cautela. Quella che impone di registrare le alternative, a Valdifiori. Tra le prime va inserito Assane Diousse: piace e parecchio, il senegalese, ma il rischio di affidare la regia a un ragazzo di 18 anni è evidente. Il Toro ha poi effettuato più di un sondaggio con la Roma per Leandro Paredes, ma per vari motivi – si va dalla nutrita concorrenza sopratuttto dall’estero, agli elevati costi dell’operazione per arrivare al fatto che Spalletti, per ora, non lo voglia liberare -, l’argentino è rimasto profilo defilato. L’attenzione, insomma, è tutta su Valdifiori. Alternative congelate, almeno per adesso”. Questo quanto si legge su “Tuttosport”.