“E’ da gennaio 2016 che Salvatore Sirigu e il Torino filano. Chissà che a questo giro di mercato le strade del portiere del Psg e del club di Cairo non finiscano per incrociarsi. Le possibilità sono sicuramente concrete: l’ex azzurro piace – come Skorupski sul quale c’è però un fermento che ha messo in allerta il Toro -, tanto che i contatti con l’entourage del portiere si sono fatti decisamente fitti. Ancora ieri c’è stato un sondaggio con gli agenti di Sirigu, giusto per capire se il quadro della trattativa che si sta venendo a sviluppare non avesse subito sostanziali modifiche. Tre più uno. Rientrato a Parigi dal prestito all’Osasuna, il portiere che conta 17 presenze con la Nazionale maggiore (l’ultima contro l’Irlanda negli Europei del 2016) si trova in una situazione contrattuale che impone ai potenziali acquirenti di confrontarsi per il cartellino con la società transalpina. Sirigu è infatti legato al Psg ancora per una stagione. Ergo nel prossimo febbraio sarà libero di firmare a parametro zero per un’altra società. Motivo per il quale dalla Francia, purché non venga chiesto di contribuire all’ingaggio, non c’è l’intenzione di monetizzare dalla cessione di Sirigu. Il sostanziale via libera del Psg è importante, ma non decisivo per il buon esito dell’operazione. La partita si gioca infatti sull’entità degli emolumenti da riconoscere al portiere. Il classe ‘87 – ha compiuto 30 anni lo scorso 12 gennaio -, punta a sottoscrivere un contratto della durata di quattro stagioni. Chiaramente a cifre inferiori rispetto a quelle percepite in Ligue 1, dove riceve 250 mila euro netti al mese, equivalenti a 3 milioni annui. Nel Toro potrebbe prendere la metà, con il totale che spalmato in 4 stagioni porta a 6 milioni totali. I granata ci stanno seriamente pensando, magari rivolgendo una controproposta simile in termini economici, ma con l’alternativa dei 3 anni più opzione per il quarto in quanto alla durata. Asse con la Roma. La virata su Sirigu non fa perdere di vista la pista Skorupski, ma nel Toro sale la preoccupazione per le mire napoletane, sul portiere a Empoli in prestito dalla Roma. Oltretutto l’aria tra Pepe Reina e Aurelio De Laurentiis è quanto mai tesa, dopo la cena del gelo di qualche giorno fa. L’idea del Napoli sarebbe stata quella di confermare Reina per una stagione e acquistare il polacco salvo poi lanciarlo nel 2018-’19. La tensione tra Reina e la proprietà del Napoli, tuttavia, potrebbe anche portare all’immediato lancio da titolare di Skorupski. Una prospettiva che quest’ultimo tiene ovviamente in considerazione, e che frena il Toro nella chiusura dell’affare. Restano tuttavia i rapporti tra Toro e Roma – che a gennaio avevano trovato una bozza di accordo sul costo di Skorupski a 7 milioni -, a mantenere viva la possibilità che il polacco possa passare in granata. Oltretutto le due società, che tra l’estate e l’inverno hanno lavorato molto assieme (da Ljajic a Castan, da Iago a Iturbe fino a Bruno Peres), sono in ballo anche per Diego Perotti. L’argentino è di proprietà del Genoa, ma Cairo potrebbe rilevare dalla Roma l’obbligo di riscatto fissato a 9 milioni. Addii e valutazioni Toro che si guarda attono alla voce portiere visto che sia Joe Hart che Daniele Padelli lasceranno la squadra: il primo può tornare in Inghilterra – tra le altre si è fatto di recente sotto il Leicester -, il secondo passerà all’Inter dove sara il vice di Samir Handanovic come già ai tempi dell’Udinese. Proseguono invece le valutazioni su Vanja Milinkovic-Savic, destinato a partire da secondo in granata o per il quale potrebbe concretizzarsi un passaggio in prestito”. Questo quanto riportato da “Tuttosport”.