Tuttosport: “Toro forza 4: favoloso! Quattro gol, quarto posto, Palermo asfaltato”
“Sì: calcio da Europa! Nella notte buia di Palermo, non solo per i riflettori che fanno le bizze, dove l’estate ha deciso di fermarsi ancora un po’, il Toro scende in campo più caldo che mai, capace di anestetizzare e congelare il tempo vuoto della sosta. Riprendendo in mano il filo, anzi, il cordone spesso e forte delle due precedenti vittorie ottenute, di fila, con Roma e Fiorentina. E così contro un Palermo festoso per la millesima partita nella massima divisione, dopo 90 minuti è la squadra granata a uscire dal campo con il sorriso sulle labbra. Già, l’immagine di questo Toro che alla fine stravince potrebbe essere la faccina-emoticon di whatsapp con il viso giallo rallegrato dai denti bianchi in evidenza. La classifica parla di un gruppo lanciato verso una stagione ricca di emozioni e, forse, gloria. Ciò che pareva un auspicio a giugno sta diventando partita dopo partita qualcosa di sempre più concreto: quarto posto che al momento vuol dire Europa League. Tutto ciò grazie alla simbiosi che si trasforma in osmosi tra Mister Miha e i suoi 25 titolari: che non è un modo di dire ma di fare. E scegliere. Basta vedere per esempio Baselli, schierato a sorpresa al Barbera dal primo minuto dopo essere risalito dall’inferno e poi dal purgatorio, andando così a riprendersi la fiducia dell’allenatore che, dopo averlo scosso a parole, raccoglie i frutti pronto a portare tutti quanti verso il paradiso del calcio.
Avanti tutta L’allenatore granata contro i rosanero di De Zerbi, tecnico tanto giovane quanto offensivo e coraggioso nella scelta del modulo e dei suoi interpreti, propone un Toro a trazione integrale: il Triogol Doc dal primo minuto e una mediana con Benassi e Baselli in mediana al fianco di Valdifiori, nonostante la scelta obbligata dei terzini di spinta Zappacosta e Barreca, dallo sprint automatico di
default. Il Toro sa che il pericolo è quello di cadere nello scivolo creato ad arte dalla ragnatela bassa palermitana, con un possesso palla prolungato tra i difensori, poco oltre la propria area, a cercare di attirare il pressing alto granata in modo da cercare di scavalcarlo con improvvise verticalizzazioni. Ma contro un Palermo alla Ventura, baricentro più basso della A, emerge con forza la voglia di giocare a pallone per cercare di fare un gol in più e non prenderne uno in meno. Del resto i numeri rosanero, tre ko su tre in casa prima di questa gara, unica squadra a non aver segnato in match casalinghi oltre a essere quella che in casa aveva tirato di meno, incoraggiavano… il coraggio di Mihajlovic. Effervescente naturale E così il Toro riesce nell’impresa di vincere la terza gara di fila, eguagliare i punti dell’anno scorso di Ventura dopo 8 giornate e respirare un’aria che profuma di Coppa. Questo Toro è maturo: sotto di un gol dopo 5 minuti per colpa di Benassi che si fa sfuggire Chochev di testa, dopo che il capitano granata si era mangiato il vantaggio a tu per tu con Posavec, la Miha-band attacca con criterio, grazie a ritmi veloci dettati da un Valdifiori tonico e a un tridente che inventa e segna: missile terra aria di Ljajic per il pari con destro violento all’incrocio da poco prima del limite e poi raddoppio del serbo con destro a girare. Allo scadere del primo tempo è poi Benassi a farsi perdonare con il terzo gol di destro, sfruttando l’assist di Baselli acceso a sua volta da una sponda di Belotti. Gente, che Toro! La ripresa offre altro spettacolo, con il tap in di Baselli in apertura su cross di Iago per il poker. E questo Toro non è un azzardo. Questo è Toro vero 100%.”. Questo quanto si legge su “Tuttosport”.