L’edizione odierna di “Tuttosport” riporta le dichiarazioni di Samir Ujkani, portiere del Torino ed ex Palermo. «Un’occasione che non potevo perdere». Così, con il sorriso, Samir Ujkani inizia a descrivere il Toro, che ha abbracciato nelle ultimissime ore di mercato. «La storia, il blasone, i tifosi di questa società mi hanno sempre affascinato – racconta il portiere kosovaro – e quando ho saputo di avere di nuovo una chance, dopo i contatti di un paio di anni fa, ho detto al mio procuratore di non perdere un istante, e abbiamo subito accettato, perché non vedevo l’ora di essere qui». L’estremo difensore – che è stato presentato ufficialmente ieri allo stadio Grande Torino – ha ben chiare quali siano le gerarchie in granata, anche perché deve confrontarsi con Salvatore Sirigu: «Sono felicissimo di poter lavorare ancora con lui, dopo averlo fatto per un breve periodo a Palermo – racconta Ujkani – perché è un uomo e un giocatore straordinario. In queste ultime stagioni sta facendo cose sensazionali, e sicuramente è uno dei migliori portieri del campionato. L’esperienza maturata in questi anni, anche all’estero e sempre ai massimi livelli, si vede, è molto migliorato da quando l’ho conosciuto. Poi ha sempre voglia di lavorare e di imparare, è un piacere potersi allenare con lui». Senonché, Sirigu non è il solo granata con cui ha condiviso lo spogliatoio, come Ujkani tiene a precisare: «Sono veramente orgoglioso di Belotti, era un ragazzino con un talento incredibile quando arrivò a Palermo, e ora me lo ritrovo come capitano. E’ un ragazzo d’oro perché non è cambiato affatto. Il suo punto di forza è la mentalità, pensa sempre a lavorare. Già a quei tempi si vedeva che sarebbe diventato un grande attaccante, ma gli mancava la continuità nel trovare il gol. Gattuso diceva che gli ricordava Shevchenko perché centrava sempre la porta e aveva sempre fame di gol, ora segna praticamente in ogni partita, speriamo continui a farlo e possa divertire i tifosi portandoci in alto».