“Potrà ballare qualche migliaio di euro, c’è ancora un ragionamento in atto tra la possibilità di arrivare a sottoscrivere un contratto di 4 anni (ipotesi più probabile) o di tre più opzione per il quarto, però, insomma, le chance che il prossimo portiere del Torino possa essere Salvatore Sirigu sono a questo punto decisamente alte. Tante sono le intese, tra il Toro e l’entourage del portiere sardo, da rendere estrema l’ipotesi di un banco che salta, arrivati a questo punto del gioco. Innanzitutto c’è la base dalla quale ogni trattativa va impostata: il reciproco gradimento. Sinisa Mihajlovic pensa che la strada verso l’Europa possa essere intrapresa avendo Sirigu tra i pali, mentre a sua volta il giocatore che per adesso resta sotto il controllo del Psg ritiene che il Torino possa essere l’approdo giusto, per levarsi quelle soddisfazioni di alto livello che un calciatore di 30 anni, e dal suo lignaggio, deve traguardare. Legate non solo al percorso in granata. Nell’ultimo periodo il tecnico Gian Piero Ventura ha fatto altre scelte, alle spalle di Buffon e Donnarumma, ma un’annata con un alto standard di rendimento in granata potrebbe ribaltare ancora le gerarchie, nell’ottica di entrare a far parte del ristretto gruppo di tre portieri che potranno rappresentare l’Italia al mondiale russo. Tutte condizioni che hanno funzionato da fertilizzante allo sviluppo costruttivo della trattativa. Agli sgoccioli perché a completare il puzzle mancano a questo punto pochi pezzi. Due strade Gli agenti di Sirigu chiedono quattro anni di contratto a 1,5 milioni di euro più bonus. Nel faccia a faccia che potrà precedere le firme si discuterà di dettagli, di decine di migliaia di euro, ma l’intesa nella sostanza è concreta. Così come Cairo è abbastanza convinto di legare il portiere al Toro per quattro anni, per quanto stia ancora vagliando la soluzione dei tre anni più uno. E anche dal fronte Psg, per quanto il via libera ufficiale non sia ancora arrivato, non filtrano particolari impedimenti. Il club francese dovrebbe in definitiva concedere gratuitamente il cartellino di Sirigu, il quale è legato al Psg per una ulteriore stagione a 2,5 milioni netti. Un risparmio di non poco conto anche per un club ricco come quello della capitale transalpina. Più di Hart E così le quotazioni che il dopo Hart sia affidato a Sirigu sono sempre più basse. Ogni giorno è buono, per arrivare all’incontro decisivo tra Cairo e gli agenti del portiere. Destinato ad aprire un ciclo più lungo, in granata, rispetto a quanto non abbia fatto l’inglese. Lascia un buon ricordo nella tifoseria, Hart: un riconoscimento meritato per la professionalità, la simpatia, l’attaccamento alla maglia che è apparso evidente anche se il suo tempo a Torino è stato breve. Lo si capiva da come soffriva per gli errori commessi, non appena terminate le non poche gare che lo hanno visto protagonista in negativo. Via in quattro Ma a sciogliersi, molto probabilmente, sarà l’intero pacchetto di portieri dell’ultima rosa. Hart è tornato al City dove potrebbe anche rimanere, Padelli si è accasato all’Inter per interpretare il ruolo di vice Handanovic, mentre è quasi certo che Cucchietti sarà mandato a giocare con continuità in prestito. Un destino che è facile possa toccare in dote pure a Milinkovic-Savic. Il giovane serbo deve recuperare posizioni, per puntare a una conferma in granata anche solo da riserva. Così non fosse il Toro si troverebbe, come è credibile ipotizzare, nella necessità di reperire anche un secondo portiere. Per coprire quest’ultima casella c’è comunque tempo, la priorità adesso è Sirigu. Caldo al punto, in ottica granata, da aver temporaneamente portato al congelamento della trattativa con la Roma per Skorupski”.Questo quanto riportato da “Tuttosport”.