“Il pericolo mostra occhi a mandorla, anche se ha l’effigie di un allenatore italiano. La notizia che rimbalza all’improvviso dalla Cina, da fonti molto vicine al raggio d’azione di Cannavaro, è tanto clamorosa, quanto insidiosa per il Torino. E per chi (alla voce: tifoseria granata) vede nel Gallo Belotti un meraviglioso miscuglio di certezze e speranze: gol e prospettive, tackle e simboli, comportamenti e parole, fedeltà e progetti di crescita. La notizia, ordunque, conduce fino alla metropoli di Tientsin, con il suo nome a dir poco evocativo (“guado del fiume del paradiso”), là dove ha sede una delle maggiori società calcistiche della Cina, il Tianjin Quanjian. La cui squadra, per l’appunto, è allenata da Cannavaro. Ebbene, nella lista di obiettivi stilata dall’ex campione del mondo (e riveduta e corretta strada facendo, dopo gli esiti delle prime principali trattative per ingaggiare un bomber), compare anche il nome del centravanti granata. Sarebbe strano il contrario, viene subito da dire: perché le qualità di Belotti (miglior marcatore italiano dell’anno solare 2016, in campionato) e la sua età (23 anni) non possono che attirare l’attenzione. Appena pochi giorni fa, si registrava la mossa dell’Arsenal, con quei 65 milioni offerti (invano) al Torino. Mentre nelle scorse settimane sullo spartito danzava Mourinho, con il suo United. Che Belotti possa essere seguito con particolare interesse da quasi tutti gli allenatori più importanti del calcio europeo è fin scontato, vista la sua parabola ascendente in termini fin superlativi: dopo i 12 gol dello scorso campionato, ecco i 15 della stagione in corso, Coppa Italia compresa (e siamo appena a gennaio!), a cui aggiungere i 3 segnati in Nazionale. Ma poi di Belotti piace anche il modo di giocare, non solo di colpire: quel suo saper dannarsi a tutto campo, tra corse e recuperi, tra marcature divelte e tiri in porta. E così, sui tavoli del mercato internazionale, fioccano i sondaggi. O le più semplici richieste di informazione, soprattutto quelle orientate alle trattative della prossima estate. Ma sapere, adesso, che una delle più potenti e ricche società cinesi ha scientemente inserito Belotti tra gli obiettivi del presente spalanca scenari ben diversi. Perché il calcio cinese, nella sua globalità, in queste settimane ha allungato le mani sul calcio europeo con un prodigio di offerte senza pari, aprendo portafogli quasi illimitati. Dai 40 milioni di euro di ingaggio per Tevez ai 26,5 di Lavezzi, dai 25 di Oscar ai 70,5 spesi proprio per acquistare l’ex trequartista del Chelsea. E via dicendo: la lista completa sarebbe lunghissima. Cannavaro, poi, ha appena pestato i piedi alla Juve, soffiandole Witsel (50 milioni in 3 anni, per il belga). Insomma, i 100 milioni della clausola rescissoria di Belotti non fanno certo impressione al Tianjin. Se no, non avrebbero pensato neanche per un minuto a Belotti, laggiù a Tientsin. E invece: eccome se ci stanno pensando! La variabile Diego Costa Che il Tianjin sia alla ricerca di un grande attaccante è noto da tempo. Molteplici i sondaggi fin qui effettuati. Un nome caldo, anche nelle ultime ore, è quello di Kalinic della Fiorentina: prospettato un mega-ingaggio da oltre 10 milioni. Il Tianjin, però, ha già provato a puntare anche molto più in alto. Alcuni mediatori hanno colloquiato con il fratello-agente di Cavani: offerti invano 18 milioni netti all’anno. Di qui la proposta da 28 milioni più bonus alla Juventus per Mandzukic: altro doppio rifiuto. Pure il jolly offensivo Sanchez affascina Cannavaro, ma l’Arsenal non ha intenzione di venderlo. Il Tianjin vuole rispondere alle altre big della massima serie cinese con un grande colpo, che vada oltre il tesseramento, ufficializzato ieri, del centrocampista John Obi Mikel. Ci ha anche provato col milanista Bacca: invano. Per questo Cannavaro ha dovuto modificare la sua lista della spesa: troppi obiettivi sfumati. Belotti non è considerato una prima scelta, a oggi (lo è invece Diego Costa del Chelsea, che ha appena rotto con Conte). Da fonti vicine all’entourage di Cannavaro si apprende, non a caso, che gli uomini-mercato del Tianjin non hanno ancora avanzato offerte né al Torino né a Belotti e a chi ne cura gli interessi. Ma adesso pure il nome del Gallo è spuntato nella lista. E questo, già di per sé, deve far suonare l’allarme rosso, nel Toro.”. Questo quanto riportato da “Tuttosport”.