Tuttosport: “Stadio ecologico e c’è il Toro verde. Riecco Boyé, Lukic e… l’hockeista Gustafson”
“Nella Torino della domenica ecologica, Sinisa Mihajlovic sceglie il Toro dalla linea verde. Spazio ai giovani e non per regalare uno zuccherino a chi suda dalla scorsa estate senza quasi mai vedere il campo. Il motivo, ovviamente, è un altro. Rendersi conto sino in fondo del loro reale valore, per decidere se investirci nella prossima annata e poterli considerare vere e proprie risorse. Il pensiero lo esprime senza troppi giri di parole lo stesso Sinisa Mihajlovic, che alla vigilia della sfida col Palermo annuncia ufficialmente Gustafson dal primo minuto come mezzala destra, fa intuire che toccherà ancora a Lukic guidare in regia il Torino e, sibillinamente, parla in maniera indiretta di Boyé visto che su Ljajic dice «ha bisogno di tornare a giocare con spensieratezza e senza pressioni addosso. Lui è un patrimonio del Torino, a Firenze dopo la panchina iniziale è entrato facendo bene, ora vedo se con il Palermo fare come a Firenze oppure no». Già, via al Toro Green per questa sfida contro i rosaneri in cui molto dipenderà proprio dalla determinazione e la personalità con cui Sasa Lukic riuscirà a velocizzare la manovra torinista. «Da lui mi aspetto le giocate a uno o due tocchi, ma se è il caso anche che entri palla al piede negli spazi visto che ha gamba e corsa per poterlo fare». E a proposito di verticalizzazioni sarà interessante vedere come se la caverà Gustafson, a fianco di Mihajlovic in conferenza stampa, dove dimostra di dare ancora del lei alla nostra lingua italiana: «Qui il calcio è molto più veloce, non solo come rapidità di circolazione del pallone ma proprio per la scelta delle giocate. Si fa tutto più in fretta. Normale che avrei voluto giocare di più ma è la mia prima stagione, avevo e ho tanto da imparare. Se ho praticato in Svezia anche qualche altro sport? Sì, l’hockey ghiaccio». Confessione che scatena la battuta del tecnico, particolarmente ispirato dal punto di vista dialettico. «Beh, sai che sorpresa, in Svezia lo praticano tutti, avessi detto pallacanestro…». Oggi in ogni caso la mezzala scandinava non dovrà convincere soltanto grazie alla sua dote naturale di far girare il pallone con verticalizzazioni fulminee, ma pure dal punto di vista dei contrasti. «Deve essere un po’ più robusto e anche per questa ragione in questi mesi abbiamo lavorato su di lui per farlo diventare più fisicato». A rendere poi la domenica ancora più verde ecco la prima convocazione per il belga Martin Remacle, centrocampista diciannovenne preso a gennaio per la Primavera ma già pronto per un’eventuale convocazione in prima squadra. E infatti l’infortunio di Obi associato alla squalifica di Benassi gli hanno regalato questo primo gettone”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna di “Tuttosport”.