“Dargli un dispiacere, non può fare altrimenti. Magari continuando a parare tutto (o quasi) come ha fatto finora. Silenzio, parla Stefano Sorrentino. Da capitano ci mette faccia e cuore in questo momento di nuova tempesta per il Palermo. Una settimana tranquilla è diventata caotica, come tante altre di questo campionato. Si doveva pensare solo al Torino, alla squadra che Sorrentino non vorrebbe mai affrontare perché lui ha un “cuore” granata, invece si parla sempre di allenatori che vanno e altri che arrivano. «Martedì avevo visto Schelotto un po’ ombroso – ricorda Sorrentino – ma lo ero anch’io perché la piccola non m’aveva fatto dormire? Poi ci ha salutati e ho capito il motivo». Il “Mellizo” è già in Argentina, il Palermo adesso è nelle mani di Bosi che arriva dopo un altro rosario di allenatori. Una situazione che avrebbe potuto fare precipitare il Palermo. «Per quello che abbiamo fatto finora e per quello che abbiamo vissuto, a questa squadra andrebbe fatta una statua – assicura il portiere -. Sono cambiati tanti allenatori, eppure abbiamo ventisei punti in classifica. Noi che abbiamo fatto la Serie B sappiamo cosa significa retrocedere, cosa voglia dire andare a giocare a Lanciano piuttosto che a San Siro. Se ho deciso di parlare è perché sono abituato a metterci la faccia. L’ho sempre fatto sia nei momenti brutti che in quelli belli». Grazie Toro E’ stato un caos senza fine la stagione del Palermo, nel calderone anche il caos Verona con le accuse dello stesso Sorrentino a Ballardini e la notizia dell’altroieri dell’apertura di un’inchiesta della Procura federale per accertare quello che è successo al “Bentegodi”. Sorrentino preferisce dribblare l’argomento proprio perché c’è un’inchiesta, al contrario di quello che succede quando gli si nomina il Torino. «Se oggi sono un calciatore professionista lo devo a quella squadra, devo ringraziare quel club. Per noi sarà durissima, il Toro è forte e ha un grande allenatore. E questo a prescindere dagli ultimi risultati negativi. Noi faremo di tutto per vincere, ci riuscissimo saremmo davvero sulla buona strada per raggiungere il nostro obiettivo. Ecco perché mi piacerebbe vedere lo stadio pieno». Una vittoria potrebbe anche accelerare la questione rinnovo, Sorrentino non ne ha voluto più parlare perché ha deciso di concentrarsi sul campo. «Con tutto quello che è successo negli ultimi mesi, non mi sembrava il caso di discutere di altro. Non è una questione di soldi, ho anche rifiutato un’offerta milionaria dall’estero (dalla Cina, ndr). Penso alla salvezza, poi quando l’ho raggiunta, parlerò del contratto. Fermo restando che la mia priorità è il Palermo. Io voglio essere ancora protagonista, non farò il secondo a nessuno. Lo farei solo a Buffon in azzurro»”. Queste le parole di Stefano Sorrentino analizzate dall’edizione odierna di “Tuttosport”.