Tuttosport: “Sì, Paulo nuovo leader: «Studio Alex e Pirlo…». L’argentino: «Erano loro i miei idoli da ragazzino»”

Uno strano mix, questo Paulo Dybala. Spiazzante. Già perché ha “solo” 23 anni, eppure ti parla con la saggezza e la determinazione d’un veterano (unendo al pacchetto lo sguardo di ghiaccio, quando è in campo, di chi sa bene cos’è la vita). Di contro, ha “già” 23 anni, eppure se lo metti in preda ad un simpatico gruppo di baby-giornalisti (iniziativa organizzata dalla Juve con i Junior Member), si muove con la disinvoltura e la naturalezza d’un eterno Peter Pan… E racconta cose sfiziose e interessanti, peraltro. Che fanno capire, una volta di più, quanto abbia la stoffa da leader. Pronto (mercato permettendo) a raccogliere quel testimone di juventinità che negli anni è passato dalle mani di Vialli, Conte, Del Piero, Buffon, Nedved e ora Chiellini, Marchisio, Bonucci. «Un idolo che guardavo della Juve, per imparare? Ne avevo due: uno era Del Piero e l’altro Pirlo». E come Del Piero e Pirlo, Dybala, da buon predestinato, ha raccontato d’esser quasi stato svezzato a latte e calcio: «Il primo gol di cui ho memoria penso di averlo segnato a 2-3 anni. Con i miei fratelli, avevo disegnato una porta sul muro di casa: è lì che ho cominciato a fare tanti gol. Anche se mamma e papà, quando hanno visto che avevamo graffiato tutta la casa, ci volevano ammazzare». La ricetta del campione Domanda: cosa provi, così giovane, a essere un idolo e un esempio per tanti bambini come noi? «Mi fa piacere perché è bello sentire queste parole da ragazzi come voi. Io cerco sempre di dare il meglio di me: dentro il campo come fuori, perché oltre un campo di calcio c’è una vita. Ho imparato da grandi giocatori, vedevo tanti campioni quando ero piccolo, avevo il sogno di essere come loro e per fortuna ci sono riuscito. Ora cerco io di dare il buon esempio per i ragazzi che stanno crescendo». Seguono buoni propositi e consigli: «Vorrei migliorare con il destro, perché non sono tanto capace come con il sinistro. E vorrei migliorare anche un po’ la forza fisica, lavorando in palestra; cosa che ho cominciato a fare qua alla Juve. In Argentina e quando sono arrivato a Palermo la facevo poco». Quanto all’alimentazione… «Alla vostra età dovete mangiare tutto quello che volete. Poi quando arriverete ad allenarvi, quando sarete più grandi e il vostro corpo ne avrà bisogno, dovrete mangiare meglio, fare il sacrificio di lasciare da parte certe cose che piacciono a tutti come i dolci, le bibite. Io fino a 15 anni ho mangiato tutto, poi passava il tempo e un anno lasciavo la Cica Cola, un altro anno lasciavo le patatine fritte e via così». Essì perché la vita d’un calciatore è fatta di gioie e gratificazioni, ma anche di sacrifici, dispiaceri. «Ho pianto una sola volta, negli spogliatoi, dopo una partta. In Argentina, dopo aver perso una finale. Avevo 17 anni, però poi non mi è mai capitato. In quel momento era tanta la voglia di vincere e dopo aver perso sono entrato nello spogliatoio e ho cominciato a piangere. Poi per fortuna le altre finali che ho giocato qua le ho vinte, quindi non ho dovuto più piangere…». E comunque alla Juve è facil stare su di morale anche in virtù del feeling che c’è nel gruppo, assicura Dybala. «Di burloni ce ne sono tanti nello spogliatoio: Dani Alves, Evra, Buffon, Bonucci… E poi c’è Higuain. In questo momento sono molto vicino a Gonzalo: siamo argentini, viviamo vicini e passiamo tanto tempo insieme. Il fatto di andare in Nazionale ci ha fatto costruire un’amicizia più grande e il rapporto che abbiamo in campo è quello che abbiamo anche fuori». Voglia di gol Anzi, purtroppo, nelle ultime settimane il rapporto fuori dal campo è migliore rispetto a quello in campo. Per un motivo banalissimo: sia Dybala sia Gonzalo sono reduci da infortunio… L’obiettivo di entrambi è quello, ovviamente, di ricominciare in fretta a recuperare il tempo perso, soprattutto i gol, persi. «La prima cosa a cui penso è mio papà, tutti i gol che faccio li dedico a lui, quindi la prima cosa che mi viene in mente è lui. Poi in quel momento arrivano i miei compagni e cerco di festeggiare con loro e con la mia famiglia che è allo stadio a vedermi». Inverosimile l’ipotesi che Dybala possa tornare a segnare già domani nella sfida di campionato in casa del Genoa. E’ ancora alle prese con lavoro differenziato, e pure la probabilità che oggi possa essere aggregato alla Primavera per iniziale gradualmente a prender confidenza con il ritmo partita (circolata nelle ultime ore) appare abbastanza remota. Se ne riparla, per una convocazione, a partire dal 3 dicembre (Juventus-Atalanta) in poi. Il recupero, tuttavia, prosegue a ritmi spediti e senza intoppi. Già nel derby dell’11 dicembre all’Olimpico – dopo la sfida di Champions League contro la Dinamo Zagabria – sarà possibile rivedere la coppia da gol tutta made in Argentina, composta appunto da Gonzalo Higuain e Paulo Dybala, in tutto il suo splendore. E con tanta, tanta, tanta voglia di dare spettacolo“. Questo quanto riporta l’edizione odierna di “Tuttosport”.

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Redazione Ilovepalermocalcio