Tuttosport: “Serie B, la rivincita di Maran e D’Angelo”
L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sul campionato di B e in particolar modo su D’Angelo e Maran.
Evidentemente avevano bisogno di allontanarsi da Pisa. Rolando Maran e Luca D’Angelo stanno rinascendo dopo l’anno in nerazzurro dove si erano passati il testimone senza soddisfazioni. Il primo, sotto la Torre pendente, non aveva potuto andare oltre 6 partite (con 2 punti), il secondo l’aveva sostituito a furor di popolo, tornando dove pochi mesi prima era arrivato fino alla finale promozione (persa in casa con il Monza), ma nel suo secondo ciak nerazzurro nemmeno ha centrato la post-season. Si sono concessi una serie di riflessioni prima di ripartire.
Maran ha detto no a Ternana e Catania per poi accettare il ritorno a Brescia dopo 17 anni. Impatto più che buono dopo aver preso in mano una squadra che con Gastaldello (e l’interregno di una gara con Belingheri) si era infilata nel tunnel di cinque sconfitte consecutive e che ha ora invece una serie aperta di 6 punti in 4 match, senza aver ancora perso. D’Angelo, che ha volutamente girato al largo da Cellino spianando così la strada al collega in un continuo sliding doors tra questi due tecnici, ha dovuto aspettare la terza partita alla guida dello Spezia per il primo bottino e c’è riuscito vincendo sabato ad Ascoli (dove ieri il diesse Giannitti non ha minimamente messo in discussione Castori, che in tre partite ha ottenuto solo un punto.
Maran, tre pareggi consecutivi in trasferta per 1-1 a Pisa, Bolzano e Reggio Emilia e una scintillante vittoria sulla Sampdoria, ha impostato il Brescia con un 3-4-2-1 che diventa 4-4-2, ma all’occorrenza anche 5-3-2 in certi frangenti della gara. «Siamo tatticamente indefiniti e indefinibili – si compiace – l’importante è mantenere gli equilibri senza perdere in sfrontatezza». D’Angelo ha invece ormai abiurato l’amato 3-5-2 per trovare nel 4-3-2-1, o 4-3-3, una nuova coperta di Linus già sperimentato l’anno scorso a Pisa. In Liguria ha trovato tanti bravi attaccanti e non poteva non puntare sulle rotazioni di Antenucci, Verde, Kouda e Pio Esposito.
Quello spezzino resta il secondo peggior attacco del campionato (13 reti, solo due in più della Cenerentola Feralpisalò), ma al “Del Duca” si è cominciata a vedere una squadra che può liberarsi dei fantasmi del passato. «O sei più forte nettamente dell’avversario – ha detto D’Angelo – e allora riesci a imporre il tuo gioco all’avversario, ma noi in questo momento non lo siamo, oppure ti devi adattare al tipo di partita e i miei ragazzi ad Ascoli l’hanno fatto benissimo”. Pisa non è più un problema di Maran e D’Angelo. Semmai di Aquilani, che cammina con il fardello di una sola vittoria nelle ultime sette partite e appena un +2 sui playout.