L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sul campionato di serie B e la crisi delle “big” che si ritrovano in zona retrocessione.
La Serie B grandi firme perderà almeno un paio di club, che negli ultimi tre anni hanno disputato un campionato di serie A. Quando mancano otto giornate alla fine della stagione regolare, la lotta per non sprofondare in C coinvolge infatti Venezia, Benevento, Spal e Brescia. I lagunari, che se finisse oggi il campionato giocherebbero il playout, sono sempre a rischio del doppio salto all’indietro. Dopo la retrocessione della primavera scorsa, la società presieduta da Duncan Niederauer, che rappresenta un fondo di investitori statunitensi, ha costruito una squadra per risalire subito, ma i risultati sono stati ben diversi dalle aspettative.
Nel mercato di gennaio sono stati liberati Crnigoj, Ullmann, Cuisance, Connolly, Wisniewsky e Zabala, dando una sterzata a un’eccessiva campagna esterofila che non ha pagato. Già essere usciti dalla zona retrocessione diretta, dove il Venezia ha stazionato a lungo, dà autostima, ma non basta. La transizione da Javorcic a Vanoli non poteva essere la panacea di tutti i mali: dopo la sosta, sabato si ricomincia con il match casalingo con il Como, alla terzultima e penultima giornata ci saranno gli scontri diretti con Cosenza (fuori) e Perugia (al Penzo). Benevento, Spal e Brescia oggi sarebbero retrocesse direttamente in serie C. Eppure i sanniti solo due campionati fa, all’inizio del girone di ritorno di serie A davano l’impressione di potersi salvare in serenità con Pippo Inzaghi in panchina.
Il crollo seguente è una scimmia che l’ambiente non ha ancora saputo scrollarsi dalla spalla. Dopo il settimo posto e l’eliminazione ai playoff della scorsa stagione, quest’anno è stato un continuo soffrire e i cambi in panchina (da Caserta a Cannavaro a Stellone) non hanno dato i frutti sperati. Da qui alla fine restano in programma due scontri diretti: in casa con la Spal tra due giornate e a Perugia all’ultima. Anche il Brescia l’anno scorso ha perso i playoff (in semifinale con il Monza) e tre stagioni fa era in A: la scomessa Balotelli non pagò dividendi, il resto lo fece Cellino con i continui frullati di allenatori.
Come per altro quest’anno (Clotet due volte, Aglietti, Possanzini e Gastaldello): partito con cinque vittorie nelle prime sei giornate, il Brescia ha vinto solo una volta nelle successive 24; con la Spal in trasferta tra tre partite e con il Cosenza in casa, due match dopo, gli scontri diretti. Anche la Spal tre stagioni fa era in A con i lombardi. Dopo tre campionati di fila nel massimo torneo, in B ecco un nono, un quindicesimo posto e adesso l’ultimo. Tre allenatori quest’anno: Venturato, De Rossi e Oddo. Tre gli scontri salvezza nelle ultime otto giornate: dopo Benevento e Brescia, anche il Perugia (in casa) alla quart’ultima.