Tuttosport: “Serie B, chi vuole la A dovrà fare i conti con il Palermo”

L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sul campionato di serie B e in particolar modo sul Palermo che dopo la vittoria contro la Cremonese si rilancia in ottica promozione.

Da un tunnel senza uscita a tanta luce all’improvviso. Il Palermo sembrava essersi perso nella bruma della Serie B, invece – d’emblée – eccolo che risale la classifica e torna a fare pensieri di Serie A. A novembre il Palermo s’era infilato in un buco nero, con una serie di risultati che avevano seminato dubbi sulla bontà dell’organico messo in piedi senza risparmio in estate e aperto interrogativi anche sulla panchina di Corini che, per la verità, ha sempre avuto la fiducia di Manchester. A dicembre la stessa squadra è stata capace di inanellare quattro risultati utili di fila che l’hanno rilanciata prepotentemente, con il secondo posto solo a -3.

La rinascita è partita dopo la batosta interna con il Catanzaro, non tanto nel punteggio, quanto nel modo in cui è maturata. Il Palermo sembrava una squadra “cotta” sia a livello fisico che mentale, con Corini incapace di trovare le giuste soluzioni per affrontare una crisi così profonda. Un momento difficilissimo, che ha portato anche ad una scollatura fra lo stesso tecnico e i tifosi che hanno visto proprio in Corini l’unico colpevole.

Nonostante un inizio scoppiettante di campionato (alla sosta di ottobre il Palermo era secondo a -1 dal Parma capolista), il capitano della storica promozione in A di vent’anni fa non ha mai fatto breccia in quei tifosi che l’hanno osannato in passato e alle prime vere difficoltà è finito nell’occhio del ciclone con tanto di contestazione. La società non s’è fatta influenzare dalla piazza, Corini ha continuato a lavorare in mezzo alla bufera e ora è venuto fuori dalla buca. Come? Grazie all’unione, perché il tecnico – oltre alla società – ha sempre avuto dalla sua parte anche la squadra. Significativo a questo proposito l’abbraccio fra il tecnico e tutti i giocatori dopo il gol vittoria di Segre contro il Pisa.


Ecco, il Palermo è ripartito proprio da quell’abbraccio e in queste ultime quattro partite ha tirato fuori tutto quello che era mancato nel novembre nero. Corini ha messo da parte qualche integralismo, Insigne e Di Francesco finalmente hanno iniziato a fare la differenza, il Barbera è tornato di nuovo un fattore (due vittorie di fila contro Pisa e Cremonese, prima volta in stagione). Ed è così che il Palermo nelle ultime 4 partite s’è trasformato, segando 12 gol ed ottenendo 8 punti, che potevano essere anche 12 se a Parma e Como non ci si fosse suicidati nel recupero. Certo, qualcosa da aggiustare ancora c’è, perché nello stesso lampo di tempo sono stati incassati dieci gol, ma è anche vero che Corini ha dovuto fronteggiare una vera e propria emergenza in difesa con il ko di Ceccaroni prima e di Lucioni dopo. Di sicuro c’è che il Palermo adesso è un’altra squadra, che il mercato può regalare qualche rinforzo utile e che alla ripresa tutte quelle che vogliono la Serie A dovranno fare i conti con Brunori e soci.