L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sui gol di Brunori al Barbera.
Il Palermo segna poco, solo 6 reti (solo il Cosenza, con, ha fatto peggio in B). Ma c’è anche un giocatore che al “Barbera” è un cecchino implacabile. Una serie aperta di sei gol di fila e ventidue sui 35 realizzati da quando veste la maglia rosanero: Matteo Brunori ha numeri super in casa, il nuovo capitano è una sentenza quando gioca davanti ai propri tifosi, che adesso si aggrappano a lui per riprendere la corsa in quella Serie B che il Palermo ha conquistato proprio grazie ai gol del suo bomber principe. Il Palermo sabato riparte dal Sudtirol, squadra che naviga nelle stesse acque dei rosanero, visto che ha collezionato gli stessi punti (7) e riparte anche da una partita in cui è già vietato sbagliare per evitare di finire sotto pressione. La settimana scorsa, il Palermo è andato cinque giorni a Manchester, a casa della nuova proprietà, per chiarirsi le idee e cementare un gruppo che è stato ricostruito daccapo dopo gli scossoni estivi. Nel Campus del City, Eugenio Corini ha serrato i ranghi, con lezioni intensive di tattica e un test (vinto) con il Nottingham Forest per trovare la strada maestra e soprattutto i gol.
Sei quelli messi a segno finora in campionato, ed è inutile sottolineare che la metà è stata autografata proprio da Brunori. Il bomber ha rincominciato in B come aveva finito in Serie C, confermandosi un “killer” soprattutto al “Barbera”. La striscia l’aveva inaugurata nei playoff di C con FeralpiSalò e Padova, l’ha tenuta aperta in Coppa Italia contro la Reggiana (tripletta) e l’ha continuata in campionato nelle tre sfide casalinghe con Perugia, Ascoli e Genoa. Brunori a Manchester non ha avuto il piacere di incrociare Haaland, ma è proprio al suo posto che il bomber s’è fatto immortalare nello spogliatoio del City nella visita all’Etihad. E se il norvegese fa sfracelli con i “citizens” nel suo stadio (e non solo…), Brunori non teme appunto nessuno quando gioca al Barbera, dove ha già esultato in ventidue occasioni e dove si augura di farlo tante altre volte ancora. Sperando magari di segnare altri gol decisivi come quelli contro Perugia e Genoa. Il Palermo si aggrappa al suo totem e portafortuna per riprendere la marcia verso posizioni di classifica più tranquille e, chissà, poi darsi una chance per pensare a qualcos’altro. Prima bisogna battere il Sudtirol, Brunori ha già l’acquolina in bocca.