Tuttosport, seconde squadre in serie A: la Figc studia il progetto

“Il progetto delle seconde squadre in Lega Pro è allo studio in Figc. Gli avvocati federali stanno verificando la fattibilità dell’idea, dopo che martedì il presidente Tavecchio ne ha parlato con Gabriele Gravina, neoeletto presidente della Lega Pro. E se negli ambienti federali si respira una tiepida prudenza a controbilanciare l’entusiasmo progettuale di Gravina, nessuno esclude che alla fine l’idea non venga realizzata. Ieri Tavecchio era a Udine, padrino nel battesimo del nuovo stadio Friuli, e a margine della conferenza stampa ha solo ricordato che la questione «deve tenere conto dei regolamenti», che al momento non consentono il meccanismo di inserimento delle seconde squadre pensato da Gravina, ma è sembrato più un voler ribadire il ruolo centrale della Figc, più che un ostacolare il progetto. Anzi, in Figc hanno colto con disponibile curiosità la disponibilità del neopresidente della Lega Pro ad accogliere le seconde squadre (finora la Lega Pro non aveva mai aperto a questa prospettiva) e si sono messi al lavoro per discutere concretamente della cosa nel prossimo consiglio federale. Cosa dice Claudio? E’ ovvio che decisiva sarà la sempre pesante posizione di Claudio Lotito, che sulle seconde squadre si è sempre espresso in modo negativo ed è propugnatore delle “seconde proprietà”, in teoria e in pratica (vedi Salernitana). Si sa quanto il presidente della Lazio sia influente sulle politiche federali e c’è da credere che diventi il principale ostacolo che Gravina dovrà affrontare sulla strada verso l’ammissione delle seconde squadre nel campionato di Lega Pro. Tuttavia intanto non è cosa da poco incassare la disponibilità di Tavecchio (dopo il colloquio di martedì) e sapere che in via Allegri si sta lavorando. Il progetto Il progetto di Gravina, annunciato in un’intervista esclusiva a Tuttosport, prevede l’inserimento di un numero massimo di sei “seconde squadre” di club di Serie A attraverso un bando. E i singoli hanno svoltato lezioni solo società di comprovata limpidezza finanziaria e a posto con licenze Uefa e nazionali. Una riforma voluta nel quadro di un più profondo rinnovamento del format della Lega Pro e che sicuramente ingolosisce i club che da sempre sono favorevoli al progetto delle seconde squadre, Juventus in testa, che da sempre sogna di poter gestire i giovani più promettenti (fatti in casa o acquistati) a Vinovo, potendo eventualmente attingere al serbatoio e senza sparpagliarli in giro per l’Italia o l’Europa, dove la crescita è spesso minata da latri interessi. Le seconde squadre, tuttavia, non sembrano essere la priorità nell’agenda di Tavecchio, alle prese con l’infuocata polemica tra i club e la Nazionale, dopo lo sgarbo della Lega che non ha anticipato la finale di Coppa Italia e depotenziato fino a farlo saltare lo stage azzurro di febbraio. Tavecchio ha tuonato: «Prendo atto, e prendere atto è un concetto molto freddo, delle decisioni della Lega. Non credo che sia possibile che le esigenze nazionali debbano passare in secondo piano di fronte a quelle dei club e sono convinto che sarà necessario regolamentare queste cose in futuro, soprattutto negli anni di Mondiali ed Europei. E sulla finale di Coppa Italia, quando si conosceranno le finaliste, cercherò un compromesso». Come dire che se si riesce, si potrebbe anticipare di qualche giorno come voleva Conte”. Questo quanto scrive l’edizione odierna dI “Tuttosport”.