L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sulla Coppa Italia con il Palermo impegnato a Torino, e in particolar modo il quotidiano scrive della preparazione in casa granata
Qualche capello bianco in meno, qualche certezza in più. La marcia d’avvicinamento alla sfida contro il Palermo, valevole per il primo turno di Coppa Italia, procede senza intoppi. Già assodate da giorni le assenze di Mergim Vojvoda e David Zima, stanno via via recuperando tutti gli acciaccati, in modo tale da consentire a Ivan Juric di schierare una difesa credibile. Se non da campionato quasi, visto che manca ancora l’erede di Gleison Bremer e serve un sostituto che anche solo numericamente non c’è in rosa. Koffi Djidji è tornato ad allenarsi col gruppo già martedì, Armando Izzo e Alessandro Buongiorno stanno entrambi meglio e procedono spediti verso la convocazione per la gara contro i rosanero, poi Juric dovrà valutare chi impiegare e chi risparmiare in vista della prima di campionato contro il Monza.
Anche Pietro Pellegri sta meglio: prosegue il programma differenziato, che lo dovrà portare almeno in panchina dopodomani. Sicura la chance da titolare di Tonny Sanabria: la prima gara dopo l’addio di Andrea Belotti tocca al paraguaiano, che adesso vuole prendere sempre più centralità nel progetto granata. Gode della massima stima di Juric, che lo considera funzionale al progetto. Sanabria, dal canto suo, deve aumentare il tesoretto di gol. Anche per liberarsi dell’etichetta di bomber di scorta, che ormai poco si addice ad un giocatore di 26 anni, nel pieno della
propria maturità calcistica.
Quest’anno il titolare è lui, per cui ha tutto per prendersi il Toro. La vera novità di dopodomani, rispetto alla squadra che immagina Juric in questa stagione, è la titolarità di Ola Aina. A sinistra l’assenza di Vojvoda gli offre una possibilità importantissima: deve cercare in tutti i modi di offrire una prestazione all’altezza. Sia per riconquistare punti agli occhi dell’allenatore che per mettersi in mostra in chiave mercato. Con l’arrivo di Valentino Lazaro,
infatti, gli spazi per il nigeriano si riducono considerevolmente, anche perché l’austriaco ex Inter può essere utilizzato su entrambe le fasce. E così Ola Aina ha la necessità di mettere minuti nelle gambe per attrarre potenziali club interessati a lui.