L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sulla partita che la Juve Stabia giocherà contro il Palermo.
Il giorno che sul suo profilo social pubblicò la foto di lui in posa con Cristiano Ronaldo, si limitò a scrivere il commento “onorato”. Anche solo essersi potuto allenare con il mito gli riempiva l’orgoglio e voleva che tutto il mondo sapesse. In fondo al suo cuore, però, ci ha davvero sperato di poterci giocare un giorno insieme, ma il destino calcistico per Nicola Mosti aveva in mente ben altro. I tempi dei lustrini e paillettes nella Primavera della Juventus, quando il suo partner d’attacco era Moise Kean e l’allenatore Fabio Grosso, sono lontani sette anni. Il treno bianconero era ripassato nell’anno del Covid, con la formazione Under 23 dei bianconeri, e fu lì che incrociò CR7 nell’ultimo scorcio di grandeur sotto la Mole.
Per il resto, il nativo di Pietrasanta, prima di tutto prodotto della florida Academy dell’Empoli, ha dovuto faticare e sudarsi tutto per arrivare ad essere adesso: dopo quattro giornate, è il miglior uomo assist della Serie B. Già tre passaggi vincenti con la maglia della sorprendente Juve Stabia, che comanda il campionato assieme a Pisa e Spezia. Ha mandato in gol Bellich e Folino nell’impresa delle vespe alla prima giornata al “San Nicola” con il Bari e poi Piscopo per la vittoria a spese del Mantova nel successo sul neutro di Piacenza dove gli uomini di Pagliuca hanno giocato in attesa che fosse pronto il restyling del “Menti” di Castellammare, ovvero per questo sabato quando ci sarà il ritorno a casa nel big match con il Palermo.
«Non ci montiamo la testa – ha detto Mosti dopo l’exploit in una prima analisi durante la sosta – vogliamo prima di tutto conservare questa categoria che ci siamo sudati (lui arrivò a gennaio e il suo apporto nella promozione non è stato affatto banale, ndc)».
La Cenerentola al gran ballo si presenterà con il Principe. Sulla testa di Nicola c’è una coroncina, che adesso attira l’attenzione di tutti. Ci si chiede fino a dove possa arrivare il fantasista dal sinistro magico, che finora ha dovuto galleggiare più in C (anche Gavorrano, Viterbese, Imolese, Monza, Modena ed Entella oltre alla Juve U23) che in cadetteria (26 partite tra Ascoli e Modena, prima delle quattro di quest’anno). Tre assist in quattro partite. Nemmeno Juri Vandeputte era partito così forte un anno fa, quando poi vinse la classifica dei “palloni cioccolatino” (14).
E il destino lo mette adesso di fronte a uno degli allenatori che più gli ha lasciato tracce di calcio tecnico, pulito, propositivo. Quell’Alessio Dionisi con il quale Mosti nel 2018-19 firmò 6 gol e 3 assist in un’annata indimenticabile per gli emiliani: terzo posto e semifinale playoff. Juve Stabia-Palermo sabato sarà la partitissima che non ti aspetti. E per Nicola Mosti le motivazioni saranno altissime. Un abbraccio con l’ex maestro prima del fischio d’inizio e poi via, in campo a battagliare e a creare per se stesso e per i compagni.
«Tornare al Menti ci darà una carica supplementare – ha argomentato il numero 98 gialloblù, che porta sulla schiena l’anno di nascita – non vediamo l’ora di rientrarci e prendere l’energia dei nostri tifosi. Ci è mancato non poterci giocare». Anche se non si direbbe. L’inizio della Juve Stabia e del suo assist-man è stato formidabile. E adesso provate a prenderli.