Tuttosport: “Quelli della doppia cifra. La B impazzisce per loro”

L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sui calciatori andati in doppia cifra in B.

Dopo 24 turni di B, 5 i bomber già in doppia cifra che probabilmente lotteranno per il titolo di capo cannoniere. Vediamo chi sono e dove possono arrivare.

CASIRAGHI (SUDTIROL)
La sorpresa più bella: Daniele Casiraghi fino a pochi mesi fa era uno dei tanti giocatori offensivi della B, che lo scorso agosto poteva tornare in C – la sua categoria prevalente – alla Triestina. E che invece è il leader a cui si aggrappa il Sudtirol per evitare di finire nei guai, in un campionato più difficile di quello trionfale che un anno fa vivevano gli altoatesini. Da mesi guida la classifica cannonieri e il fatto che dei 12 gol 8 siano rigori, non sminuisce la sua impresa. Comunque vada a finire questa sua pazzesca annata, chapeau.

CODA (CREMONESE)
Il bomber per eccellenza della B che non tradisce (quasi) mai. Nella scorsa annata aveva chiuso la sua stagione col Genoa in B con “soli” 10 gol, quasi una miseria se si pensa che veniva dal biennio al Lecce con 42 gol in due campionati di B (20+22). Adesso è a 12 reti in 22 presenze perché fin da inizio stagione ha mostrato di essere tornato ai livelli di Lecce, anche perché a Cremona è sbarcato tirato a lucido, dopo aver fatto una prepararazione atletica da Serie A col Genoa, che ancora detiene il suo cartellino, anche se la Cremonese ha il diritto di riscatto. E se il prossimo anno facesse la A coi grigiorossi? Magari diventa il nuovo Hubner…

POHJANPALO (VENEZIA)
Il più forte dei cinque. In A, almeno la metà delle squadre si sogna di avere un centravanti come lui. Giunto in Italia dal Leverkusen nell’estate del 2022, la scorsa stagione l’aveva chiusa a 19 reti. Ora è a 11 e in grande ascesa (per gli scommettitori è il primo favorito per il titolo di re dei bomber della B). A fine autunno ha saltato 4 partite perché afflitto da una fascite plantare. Ma quando è rientrato, ha cambiato marcia: tripletta alla Samp nella prima gara del 2024, tre reti nelle ultime due uscite del Venezia. Con la B c’entra poco: comunque vada a finire la stagione dei lagunari, probabile che la prossima annata giochi per campionati più prestigiosi.

PEDRO MENDES (ASCOLI)
Il portoghese è il più promettente e più giovane dei cinque (classe 1999). L’Ascoli ha bisogno come il pane della sua presenza in campo, non solo per i gol (10) ma per la personalità con cui gioca. Un problema alla caviglia lo ha fermato nelle ultime due uscite (entrambi ko per i marchigiani…), di certo non aiuta giocare per una squadra che deve salvarsi e che non può darsi al calcio champagne. Dunque essere andati in doppia cifra già dopo 22 gare, è un grande risultato. Merita la massima serie ma il prossimo anno potrebbe anche tornare in Portogallo dove ora si sono accorti di lui.

TUTINO (COSENZA)
Un grande ritorno. Nel 2021 coi suoi gol la Salernitana riusciva a conquistare una A che pareva stregata. Il successivo approdo al Parma – ancora proprietario del suo cartellino – non è stato fortunato, così come il passaggio al Palermo nella seconda parte della scorsa stagione. Doveva tornare a Cosenza (che da ragazzo portò in B) per ritrovarsi: sta segnando reti pazzesche, gioca da leader come mai gli era successo. Se, com’è probabile, il Parma andrà in A, meriterebbe di esserci anche lui perché già tre anni fa era da massima serie.