Tuttosport, prossimo avversario: “Milan, torna pure Mati. Montella si gioca il jolly. Il tecnico ritrova il suo pupillo: può farlo giocare in tre ruoli”

“Montella ritrova il jolly. E trova l’unico, vero acquisto espressamente chiesto (e ottenuto) in un’estate passata a pane acqua causa trattativa tra Fininvest e i cinesi. Mati Fernandez ieri ha svolto il primo allenamento completo in gruppo, con il Palermo sarà convocato, si accomoderà in panchina mentre nel derby potrà finalmente considerarsi pienamente recuperato. Un rapporto, quello tra il Milan e il cileno, iniziato sotto il segno della sfortuna, materializzatasi con l’infortunio patito in Nazionale dal giocatore contro la Bolivia dopo appena dieci minuti dall’ingresso in campo. Una mannaia la diagnosi (lesione al flessore della coscia destra) che ha tolto a Montella la possibilità di condurre i suoi primi passi al Milan accompagnato da un giocatore che già sapesse a memoria quanto avrebbe chiesto l’allenatore alla squadra. Tra l’altro, con Mati a disposizione, l’impatto dei nuovi arrivati (non può essere ovviamente considerato tale Paletta, al rientro dal prestito all’Atalanta) sarebbe stato decisamente più importante; invece finora, tra tutti, hanno raccolto appena otto presenze tra i titolari: guidano la fila Sosa e Gomez, con tre gare dal 1’ ciascuno, segue con due Lapadula mentre Pasalic (30’ all’esordio con il Pescara) e Vangioni (che saluterà tutti a gennaio) sono ancora a zero.  Accostando il calcio al basket, Mati Fernandez può diventare il 12° ideale per l’allenatore. L’uomo che può permettere a Montella di cambiare assetto alla squadra oppure di far rifiatare i “titolarissimi”. In tal senso, basta andarsi a rivedere come l’Aeroplanino utilizzava il cileno ai tempi della Fiorentina. Nel Milan Mati – che in viola era stato addirittura schierato da seconda punta – può essere essenzialmente utilizzato in tre posizioni: può fare la mezzala a destra e a sinistra (per permettere a Kucka e Bonaventura di tirare il fiato), ma può pure essere schierato alle spalle delle punte in un 4-3-1-2 e, qualora ci fosse necessità di recuperare dallo svantaggio, potrebbe giocare come ala nel 4-2-3-1. Il tutto senza contare un altro fattore che può rivelarsi alquanto importante nell’economica della stagione: alla Fiorentina Montella – per non dare riferimenti agli avversari – cambiava sistema di gioco praticamente in ogni partita. Finora il tecnico nella sua pur breve esperienza in rossonero, è rimasto ancorato alle certezze dategli dal 4-3-3: nel dna l’Aeroplanino ha però la capacità di essere allenatore imprevedibile e Mati, in tal senso, sarà il jolly per rendere il Milan una creatura ancor più competitiva e.. multitasking.   Niang out, c’è Sosa Tra i lungodegenti è tornato ieri in gruppo pure Antonelli (l’ex genoano era fuori dal 29 settembre per una lesione al polpaccio destro) ma, come per Mati, pure il laterale a Palermo potrà accomodarsi in panchina, nonostante ieri Montella l’abbia provato al posto di De Sciglio. Tra tante buone notizie fa eccezione quanto sta invece accadendo a Niang che ieri è rimasto a letto con la febbre a causa di un virus influenzale. Le speranze di recuperare il francese – la cui importanza nel 4-3-3 è fondamentale –  sono sempre più flebili tanto che, per evidenti motivi, Montella si sta attrezzando anche per un piano B. La soluzione allo studio è quella più logica e prevede lo spostamento di Bonaventura nel tridente con Sosa favorito su Poli e Pasalic per affiancare Locatelli e Kucka a centrocampo”. Questo quanto si legge su “Tuttosport”.