Tuttosport: “Preziosi alla riscossa, lezione a Zamparini. Palermo lontano anni luce dalla gestione Iachini”
“Chi cambia perde, chi non cambia torna ad abozzare un sorriso. Le due facce di Genoa-Palermo, almeno sul campo, sono queste. Guillermo Barros Schelotto – ieri in tribuna a Marassi – non ha ancora guidato un allenamento dei rosanero ma ha già perso una gara in modo rovinoso, assistito da Fabio Viviani in panchina. Gian Piero Gasperini – duramente contestato dai tifosi e a rischio esonero nelle ultime settimane – ha conquistato, viceversa, la seconda vittoria consecutiva coi rossoblù, mostrando un calcio spettacolare condito dalle prodezze di Perotti (forse al passo d’addio?), del neoacquisto Suso e soprattutto dello scatenato Pavoletti, autore di cinque gol nelle ultime tre gare. Attacco ai contestatori Guai però a pensare che i malumori in casa rossoblù siano stati definitivamente scacciati. Uno striscione contro Gasperini (e Preziosi) è comparso anche ieri nella gradinata Nord (“Il vostro progetto non esiste. Fuori dal c… allenatore e presidente”), e il tecnico rossoblù si è duramente sfogato a fine gara, riferendosi in modo diretto ad alcuni esponenti della tifoseria genoana. «Sullo striscione risponderò più avanti. Posso dire però che ho un concetto molto più alto dei tifosi del Genoa, rispetto a Leopizzi, Cobra o Traverso. Mi vengono in mente la vicenda di Criscito, la maglia di Sculli. Io non identifico i tifosi del Genoa in questi tifosi. Con loro ho avuto problemi. Il presidente rossoblù ha tenuto duro sull’allenatore e sta raccogliendo i frutti. Quello rosanero, a forza di cambiare, è in tilt to problemi. Mi metto da parte. Quando il Genoa perde, io sto molto male. Quando il Genoa perde, invece, c’è gente che sta bene. E viene identificato come tifoso rossoblù…». Super Suso In campo, però, la partita del Genoa è stata praticamente perfetta. Splendido lob vincente di Suso in avvio, dopo una bella triangolazione di Perotti. Lo spagnolo, ex milanista, è stato uno dei giocatori che più ha impressionato, nel match del Ferraris: chissà che con lui Gasperini non riesca a ripetere l’ottimo lavoro fatto l’anno scorso con Niang. Solo qualche miracolo di Sorrentino – l’uomo che aveva “esonerato” Ballardini dopo il pari di Verona domenica scorsa – è riuscito a negare il raddoppio al Grifone in più di un’occasione nel primo tempo, ma l’espulsione di Andelkovic a metà ripresa ha chiuso definitivamente i giochi. La formazione siciliana si è sciolta come neve al sole sotto i magistrali colpi di Pavoletti (gran doppietta, prima di testa e poi gran tiro al volo) e Rincon, come sempre tra i migliori in campo. Tre assist per lo scatenato Ansaldi. Perotti all’addio? Sul fronte Perotti – sul taccuino di mercato della nuova Roma di Spalletti – ulteriore puntualizzazione di Gasperini: «Non sono in grado di dire se Diego fosse all’addio. Spero che resti. Voglio comunque augurargli il meglio. Anche se vorrei tanto che il futuro, per lui, fosse ancora Genova. Però ho detto tante volte che usciremo rafforzati dal mercato di gennaio, dopo un girone d’andata anomalo tra espulsioni ed infortuni. Pavoletti? E’ da nazionale, facile dirlo…». Più nero che rosa E il Palermo? Male, malissimo. Squadra che balla troppo in difesa e non punge mai in attacco. Onestamente una formazione lontana anni luce da quella che – almeno durante la gestione Iachini – mostrava comunque un certo carattere. Discreto esordio dell’ex milanista Cristante e poco altro da salvare. Preoccuppa molto anche l’involuzione di Vazquez, l’esclusione iniziale di Gilardino (a cui è stato preferito lo spento Djurdjevic) è servita a poco. «Schelotto ha parlato con la squadra appena è arrivato a Genova ma in realtà noi non ci siamo ancora confrontati sul lavoro da fare – ammette Viviani – da domani inizieremo davvero a lavorare sui nostri problemi. L’espulsione di Andelkovic ha sicuramente influito sul risultato. Uno dei nostri difetti è quello di non riuscire a dare continuità alle nostre prestazioni»”. Questo quanto riporta l’edizione odierna di “Tuttosport”.