Tuttosport: “Playoff Serie B, Brocchi: «Il Cagliari è più forte, ma qui tutti possono battere tutti»”

L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sui playoff serie B e riporta un’intervista a Brocchi.

Per entrare tra le righe di playoff e playout, che partiranno in questo fine settimana, ci siamo fatti guidare da Cristian Brocchi che da giocatore con i suoi strappi e i suoi recuperi palla era ovunque e da allenatore ha ormai già maturato una decina d’anni d’esperienza tra settore giovanile, estero e appunto Serie B. È il Cagliari la grande favorita di questo playoff, dopo aver mancato la promozione diretta, o a questo punto si azzera tutto?
«Adesso, prima ancora che una rosa sulla carta più forte delle altre, servono condizione fisica al top, pochi infortuni e ed eccellente mentalità su ogni singola partita. Certo anche io a inizio stagione avevo dato Cagliari e Genoa sopra le altre, con il Frosinone subito dietro perché si vedeva che le prime due avevano giocatori di categoria superiore e la squadra di Grosso era stata costruita molto bene».

Il Sudtirol è stata la grande sorpresa stagionale: può arrivare fino in fondo o sarà solo un’invitata al gran ballo? «Anche in estate doveva essere solo una semplice invitata al ballo salvezza e invece ha fatto saltare il banco. È ben costruito per la categoria con giocatori dalle caratteristiche ideali per il gioco di Bisoli. Darà fastidio. Odogwu si è dimostrato un attaccante dallo strapotere fisico devastante, Masiello ha l’esperienza che serve in queste partite, Tait da capitano porterà in campo l’orgoglio di una bella realtà».

I bolzanini apriranno le danze venerdì ospitando la Reggina del suo amico Pippo Inzaghi, una squadra che ha saputo andare oltre ogni di tipo di problema… «La Reggina arriva al playoff con l’entusiasmo di avercela fatta nonostante la penalizzazione e con un gol al 93′ dell’ultima giornata. L’aspetto mentale dei granata è al top. Di Fabbian si parlava da tempo tra gli addetti ai lavori, quest’anno ha avuto un eccellente impatto con il campionato e ora lo conoscono tutti. A fare la differenza però è stato e ancora sarà lo spirito di un gruppo che ha saputo superare momenti difficili, con resilienza, e inoltre in rosa Pippo ha giocatori che conoscono bene la categoria».

Sabato toccherà proprio al Cagliari, che ospita il Venezia. Rossoblù almeno in questa prima gara favoriti con un giocatore come Lapadula che probabilmente nessuno ha in questo campionato? «Sono d’accordo che Lapadula sia sopra tutti perché è nettamente di categoria superiore, è un finalizzatore, ma sa anche creare da solo le palle gol, un creatore eccezionale. Attenzione però al Venezia, che indico come sorpresa di questi playoff. Ha toccato il punto più basso della classifica, a gennaio si è sistemato con il mercato e con Vanoli è risalito benissimo. Stanno bene anche sul piano tecnico-tattico, non solo su quello mentale dove pure saranno galvanizzati per aver centrato un traguardo poche settimane fa appariva insperabile. Non pensavo che Pohjanpalo potesse avere un’esplosione così clamorosa, ma ora è in fiducia e quando un attaccante attraversa periodi di questo genere diventa fastidiosissimo per ogni avversario».

Bari e Parma aspettano in semifinale. I pugliesi subiranno il contraccolpo psicologico di non aver acciuffato il secondo posto? «Assolutamente no perché non era certo l’obiettivo d’inizio stagione. Hanno creduto e lottato fino in fondo per la grande impresa e da quello spirito ripartiranno. Cheddira ha saputo diventare subito un top player per la categoria e ha dimostrato le sue qualità anche in campo internazionale. I pugliesi possono avere il fattore campo fino alla finale di ritorno e anche se in casa qualche colpo quest’anno l’hanno perso, giocare in un San Nicola che spinge è un fattore importantissimo. A me piace molto Folorunsho, uno degli Mvp della Serie B di quest’anno: abbina qualità a fisicità come pochissimi altri giocatori di questa categoria».

Nel Parma c’è Gigi Buffon, a 45 anni può essere ancora un valore aggiunto? «Certo. A lui sicuramente non tremeranno braccia e gambe e quando i suoi compagni si gireranno e lo vedranno tra i pali sarà un supporto per stare tranquilli anche in eventuali momenti duri della partita».

Un’analisi anche sul playout: il Brescia parte favorito sul Cosenza? «Ha sicuramente giocatori di livello superiore a quanto fatto vedere in campionato, ma quel qualcosa in più rispetto al Cosenza si annulla per quello che la squadra di Viali ha saputo fare nell’ultimo periodo e per come in casa riesca a dare il meglio di sé. Già giovedì il Cosenza si giocherà tanto con la prima gara nel proprio stadio. Dico quindi 50 e 50 per uno spareggio dove l’aspetto nervoso può quindi anche diventare preponderante».