Tuttosport: “Pisa sogna la serie A”
L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sul Pisa che sogna la serie A.
La lista di attaccanti a disposizione di Aquilani è da overbooking: i fratelli Tramoni, Moreo, Torregrossa, Arena, Seck, Gliozzi, Sibilli, Dubickas, Masucci. Due in particolare però accendono la fantasia dei tifosi nerazzurri più romantici: pensate un po’ cosa accadrà quando nel 4-2-3-1 del Pisa troveranno posto contemporaneamente Ernesto Torregrossa e Alessandro Arena. Già un anno mezzo l’ex attaccante di Brescia e Sampdoria, quando sbarcò in Piazza dei Miracoli, fu eletto subito a beniamino. Non poteva che essere così nella città della grande torre che pende. Adesso che è arrivato dal Gubbio anche il puntero tascabile, per chi ha lo stadio che si chiama “Arena Garibaldi-Romeo Anconetani” è come se fosse stato tutto scritto. Torregrossa-Arena. Così uguali così diversi. Sangue siciliano nelle vene di entrambi (Big Tower è di San Cataldo, provincia di Caltinissetta; Ale è di Marina di Ragusa: un centinaio di chilometri la distanza), dodici anni e una quindicina di centimetri in più per Torregrossa. Il pivot e il play d’attacco, caratteristiche ideali per integrarsi nel reparto offensivo di una squadra che dopo una finale playoff persa (in casa) e il flop dell’ultima stagione, dove non è stata raggiunta nemmeno la post-season, punta a un campionato da protagonista senza se e senza ma. Pur nella consapevolezza di dover andare a sbattere contro altre corazzate come Palermo, Sampdoria, Parma e Cremonese.
Tutte forti, tutte ambiziose, ma la proprietà americana (i Knaster) che da due anni ormai ha affiancato la famiglia Corrado, non è più disposta ad accontentarsi. L’ingresso degli yankees doveva essere propedeutico allo sbarco nel calcio dei grandi, in quella serie A dove il Pisa manca ormai dal 1991. Quando finirà il prossimo campionato saranno passati 33 anni. Troppi per una piazza così calda e appassionata, che ha vissuto nel dopo Anconetani anche l’onta di due fallimenti e una ripartenza dall’Eccellenza. Alexander Knaster, che su Wikipedia viene definito “miliardario”, ingegnere elettronico con un master ad Harvard, uno che ha studiato l’arte come Ceo in aziende di altissimo profilo per metterla da parte e utilizzarla una volta messosi in proprio come finanziere che aiuta le imprese ad investire i propri capitali, pochi giorni fa ha dichiarato: «Porterò il Pisa in serie A, è solo questione di tempo. Ci vuole pazienza, non troppa però…». Un avviso ai naviganti: allenatore e giocatori. Non si può più fallire. «Abbiamo costruito una squadra migliore di quella dell’anno scorso» ha aggiunto colui che è nato a Mosca per poi acquisire passaporto britannico e infine la naturalizzazione statunitense. Nella squadra che dovrà dimostrarsi migliore, Ernesto Torregrossa porta in dote 9 campionati di B e tre di A, con una novantina di gol tra i professionisti. Il tempo però passa anche per lui e a 31 anni deve provare a togliersi l’etichetta di “bravo, ma fragile”. Ora o mai più. Alessandro Arena si affaccia invece per la prima volta, a 23 anni (li compirà giovedi), in cadetteria dopo una sontuosa stagione in C con il Gubbio da 10 gol e 9 assist. Torregrossa-Arena, la coppia che a Pisa aveva un appuntamento col destino.