“In pochi ci avevano creduto e forse, piú di tutti, gli stessi protagonisti. Venti ore dopo la conferma, Oddo incassa il licenziamento, e si pone la parola fine a un teatrino che aveva assunto dei connotati tragicomici. «Il calcio spesso regala grandi gioie – inizia cosí il commiato di Oddo postato su facebook alla città di Pescara -, momenti indimenticabili e intense emozioni. Un mix di sentimenti che ci porta ad amare questo sport e a viverlo con grande passione. In questi anni a Pescara ho avuto la fortuna di vivere tutto questo. Di gioire con la mia città, con la mia gente ma anche di soffrire con loro. Un percorso bellissimo iniziato con una promozione sfiorata, proseguito poi con una stagione straordinaria che ci ha portato meritatamente in Serie A, a confrontarci con grandi realtà e grandi squadre. Un percorso che termina oggi, dopo mesi particolarmente difficili, durante i quali avrei voluto fortemente aiutare questa squadra a raggiungere l’obiettivo prefissato. Non ci sono riuscito e per questo chiedo scusa alla città e ai pescaresi che, nonostante tutto, non hanno mai fatto mancare il proprio sostegno alla squadra». Chiusura poi con i ringraziamenti di rito, compreso il presidente Daniele Sebastiani. il Dietrofront Massimo Oddo seppur presente all’allenamento di ieri pomeriggio, ha passato tutto il tempo a colloquio con il presidente Sebastiani. Un confronto che evidentemente ha poi preso la direzione dello scontro e convinto il patron della società biancazzurra a fare lui il grande passo, ponendo fine allo stucchevole braccio di ferro. E il preidente ha poi spiegato: «Decisione dolorosa. Ma così i giocatori non avranno più alibi» Allenamento che ha visto la direzione del collaboratore tecnico Luciano Zauri. Varie le ipotesi che da subito sono state vagliate da Sebastiani e Leone. La soluzione interna Ruscitti (che però avrebbe bisogno di una deroga o di un tutore), il ritorno di due ex, Gigi De Canio, che però accetterebbe solo in caso di contratto pluriennale, e Ivo Iaconi che fu a un passo dal Pescara nella stagione 2013/2014 dopo l’esonero di Pasquale Marino e il nome nuovo Fabio Liverani, che ha condiviso con il vice di Oddo, Marcello Donatelli, l’esperienza positiva in Inghilterra con il Leyton Orient (2014/2015). Infine sputa l’ipotesi suggestiva di Zeman, che tanto bene aveva fatto con il Pescara nel 2011/2012 oddo allenatore Nel 2012 dopo un campionato disputato a Lecce, Massimo Oddo appende le scarpette al chiodo per iniziare la carriera di allenatore. Nel 2013 frequenta con successo il corso di Coverciano e al termine, il Genoa lo chiama a formare gli Allievi. Il sodalizio con il club ligure dura solo un anno, desideroso, com’era, di tornare a Pescara nella sua città. Gli viene affidata la Primavera e poi la prima squadra. Il 16 maggio 2015 il Pescara, in piena lotta per la promozione, incappa in una cocente sconfitta a Varese, con la squadra lombarda già retrocessa. La società tra la sorpresa generale per i tempi – un solo turno ancora da disputare, con il Livorno – solleva dall’incarico Baroni affidando la panchina all’allenatore della Primavera Oddo. Il Pescara acquisisce il diritto di disputare i playoff e non corona il sogno del ritorno in A per i due pari ottenuti nella finale con il Bologna, con l’undici emiliano avvantaggiato dalla migliore classifica nella fase regolare. Automatica la riconferma con stipula di un contratto triennale. Il Pescara disputa un torneo straordinario. I playoff stavolta sono un successo (Novara in semifinale e Trapani in finale) e si centra il ritorno in A. Il resto è storia dei giorni nostri“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna di “Tuttosport”.