L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sulla gara di oggi tra Parma e Palermo.
QUI PARMA – La prima di otto finali per provare a raddrizzare una stagione fin qui deludente. La sfida con il Palermo ha un peso specifico, varrebbe il sorpasso sui siciliani e la riconquista della zona playoff.. Ma è scadente il rendimento del girone di ritorno (14 punti), compresa l’ultima sconfitta in campionato a Como, prima della sosta. «Bisogna giocare per vincere – attacca Fabio Pecchia -. Senza fare calcoli e senza pensare al 19 maggio. La gara di Como è un discorso chiuso, pensiamo alla partit), da affrontare con vigore e veemenza». Le statistiche sorridono ai gialloblù: 4 vittorie nelle ultime 4 sfide casalinghe di B col Palermo. Un dato che diffonde un pizzico di ottimismo, l’ultima vittoria al Tardini risale al 5 febbraio (Parma-Genoa 2-0). «Il Palermo è una bella squadra, gioca a calcio con qualità. L’identità mi sembra abbastanza definita. Sarà una partita aperta, ci sarà da fare le due fasi con attenzione. La nostra identità è abbastanza chiara, quello che è successo a Como non macchia il nostro modo di essere e di fare le cose». Sulla formaziona l’incognita dei nazionali appena rientrati: «A volte andare in nazionale è un vantaggio; è vero si corre qualche rischio, ma qualcuno può ritrovare maggiore entusiasmo, spinta e leggerezza». Due le ipotesi sul modulo: 4-3-3 o 4-2-3-1. Tre dubbi di formazione: Vazquez o Inglese i prima punta, Cobbaut o Osorio in difesa, Man o Mihaila a sinistra.
QUI PALERMO – Un’ecatombe. La sosta sarebbe dovuta servire per recuperare tutti gli infortunati, invece il Palermo ne assommati altri: 9 indisponibili a Parma, che è anche un crocevia playoff per i rosanero. Nove assenze pesanti, almeno 7 sono titolari. E se di alcuni si sapeva (Marconi, Bettella, Sala e i lungodegenti Elia e Stulac), Corini dovrà giocarsi una delle partite più importanti della stagione senza Verre (influenza, si sperava potesse aggregare ma non ce l’ha fatta), Nedelcearu (anche lui febbre), Broh (botta a una caviglia) e Di Mariano (infiammazione a un ginocchio). Formazione in alto mare, con una difesa inedita e dubbi sul modulo. «Pensavo di andare a Parma in un’altra maniera – dice Corini – ma questa squadra ha già affrontato altre difficoltà e le ha sempre superate. Abbiamo un’identità, per il Parma non sarà facile batterci», Difesa a 3 o a 4 è il dubbio, ballottaggio fra Orihuela e Buttaro. In mediana torna Segre, in avanti Tutino-Soleri. Brunori è recuperato, ma il bomber non è al 100% e non si vogliono correre rischi, il suo rientro sarà graduale. «Dopo questa con il Parma, ci saranno altre 7 partite in cui può succedere di tutto – aggiunge Corini -. Questa sfida vale molto, vogliamo continuare a costruire qualcosa d’importante».