Tuttosport: “Paluani fallita, ma Campedelli non molla. Adesso è sfida con Pellissier per far rivivere il Chievo”
L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma su Campedelli che dopo aver perso anche la Paluani sfida Pellissier per il Chievo.
L’ imprenditoria veronese perde un pezzo della propria storia, il calcio italiano un marchio che ha accompagnato le vicende quasi fiabesche del piccolo Chievo. Il Tribunale di Verona, infatti, ha dichiarato il fallimento della Paluani Spa, storica azienda dolciaria di proprietà dell’ex presidente del Chievo Luca Campedelli. La Paluani era stata ceduta lo scorso anno alla Sperlari, che fa capo al gruppo dolciario tedesco Katjes International, per 7,6 milioni di euro, al termine di un’asta. Il Tribunale ha revocato l’ammissione alla procedura di concordato preventivo per troppi debiti. Eppure, nonostante queste disavventure Campedelli non vuole uscire dal mondo del calcio. Proprio nei giorni scorsi l’annuncio che Campedelli entrerà a far parte del Vigasio, formazione veronese di Eccellenza, in cui opera già come direttore sportivo il suo uomo di fiducia, l’ex attaccante di Atalanta, Verona e Juventus Marco Pacione.
Un progetto ambizioso che gira attorno alla possibilità di acquisire il marchio Chievo che il prossimo 23 giugno andrà all’asta. Campedelli, dunque, non si arrende e non pensa a rinunciare a quella che è stata la sorprendente creatura calcistica della sua famiglia, che dai campetti di periferia è arrivata a farsi applaudire addirittura in Europa. Ma il marchio fa gola anche ad un altro pezzo di storia del Chievo, l’eterno capitano Sergio Pellissier. La bandiera del Chievo era sceso dalla barca che affondava e s’era messo in proprio fondando la Clivense. Volando basso, molto basso: partendo dal campionato di Terza categoria, acquisendo l’Eccellenza e vicendola potendo così portare in serie D la Clivense che ha annunciato di aprire la seconda campagna di equity crowdfunding che terminerà, guarda caso, proprio il prossimo 23 giugno.
La società di Pellissier ha, infatti, concluso positivamente una prima campagna di equity crowdfunding a giugno 2022, raccogliendo circa 720 mila euro da oltre 600 investitori. Il 23 giugno, dunque, quelli che furono il presidente e il capitano del Chievo, si troveranno nello studio del curatore fallimentare Renzo Panozzo per partecipare all’apertura delle buste con base d’asta fissata a 523 mila euro, risultante del valore della matricola e del titolo sportivo. Chi vincerà s’aggiudicherà il brand del Chievo. E l’onere di ricostruirlo. Pellissier ha già ricominciato con la Clivense. Campedelli lo farebbe con un accordo con il Vigasio. Ma prima c’è l’asta.