“Dentro o fuori, come in una finale. A cinque giornate dalla fine del campionato e con tre punti da recuperare al Carpi (che diventano quattro perché gli emiliani hanno una differenza reti nettamente migliore) e due al Frosinone, il Palermo stasera, a porte chiuse, si gioca le residue speranze di restare in A. Per farlo c’è bisogno di tornare alla vittoria contro l’Atalanta e il Palermo tre punti tutt’insieme non li vede da gennaio. «È chiaro che è una partita fondamentale – sostiene Davide Ballardini – i primi a capirlo sono i ragazzi. I mezzi per superare questo periodo negativo ci sono. Sono ancora convinto che saremo artefici del nostro destino, questo finale di stagione dipende da noi, anche se non mi sbilancio sulle percentuali di salvezza. Le porte chiuse? C’è chi dice che per noi si tratta di un vantaggio, perché non avremo pressioni dal nostro pubblico, io dico che l’assenza dei tifosi è sempre una cosa negativa». Qui Atalanta In tre giorni l’Atalanta si gioca la salvezza sicura: contro il Palermo, stasera, e il Chievo domenica sono di fatto due scontri diretti. I nerazzurri arrivano in Sicilia dopo aver speso tantissimo contro la Roma, ma è anche vero che ci sono tre rientri importanti: quelli degli squaificati Cigarini e De Roon a centrocampo e, soprattutto, quello di Diamanti, che tornerà ad inventare il gioco alle spalle dell’unica punta. Anche in attacco ci sono novità, ma non proprio positive: Pinilla resterà fuori tre settimane, per fortuna c’è un Borriello in grande forma, ma vi sarà spazio anche per Monachello. Reja è consapevole della posta in gioco stasera: «Il Palermo deve vincere a tutti i costi e noi lo sappiamo bene, da parte nostra una vittoria ci permetterebbe di chiudere ogni discorso. Borriello sta bene, ha lavorato molto, mi sono meravigliato, mi sembra di rivedere il Borriello di Genova di qualche anno fa»”. Questo quanto scrive l’edizione odierna di “Tuttosport”.