Tuttosport: “Palermo si scopre grande, che sfida venerdì a Genova!”
L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sulla gara che il Palermo andrà a giocare a Genova.
Una risalita show. Tre vittorie di fila come mai era successo in questa stagione, nove risultati utili consecutivi, il salto dal tredicesimo al sesto posto e la conferma di essere ammazza-grandi al Barbera. Momento magico per il Palermo che nel giro di tre partite è passato da un mondo all’altro: nessuno si sbilancia, ma è chiaro che con una classifica così e con un campionato tanto equilibrato, parlare ancora di salvezza appare riduttivo e il nuovo obiettivo diventa quantomeno entrare nella griglia play-off dove i rosa adesso sperano di piantare le tende. Le premesse per riuscirci ci sono tutte, il Palermo delle ultime giornate è quasi una macchina perfetta e soprattutto una garanzia di risultato. Il “la” definitivo l’ha dato il successo contro il Bari nella prima dell’anno al “Barbera”, dopo quella vittoria infatti sono arrivate anche quelle in casa dell’Ascoli e domenica scorsa contro la Reggina.
Tre partite con lo stesso leit motiv, ovvero con un Palermo capace di soffrire e poi di colpire al momento giusto. Tre partite che hanno permesso di scalare di classifica e di risvegliare l’entusiasmo di un’intera città che è tornata a sognare la Serie A. Corini resta prudente, ma è chiaro che il campionato del Palermo ha preso un’altra piega e se è successo il merito è principalmente del tecnico. Quasi sopportato fino a metà del girone di andata, il “Genio” con la sua pazienza è riuscito a plasmare a poco a poco una squadra che adesso è diventata un’orchestra. «Abbiamo bisogno di tempo dopo tutto quello che è successo in estate», diceva Corini quando il Palermo balbettava, ricordando l’addio improvviso di Baldini. E aveva ragione. I progressi sono arrivati partita dopo partita, anche grazie all’abito tattico che il tecnico è riuscito a cucire alla sua squadra.
Se il Palermo è stato capace di inanellare nove risultati utili di fila, è perché sa adattarsi agli avversari. Difficile stabilire anche il modulo con cui gioca questa squadra, perché quello che si è visto nelle ultime settimane è un Palermo camaleontico capace di passare dal 4-4-3 al 3-5-2 o al 4-4-2 in un niente nella stessa partita. Accorgimenti che hanno consentito a Brunori (lui resta il mattatore con tredici gol come Cheddira) e soci di riaprire il cassetto dei sogni. Il resto l’ha anche fatto la società con un mercato invernale intelligente che ha allungato la rosa. Verre e Tutino sono due rinforzi di lusso, Masciangelo può diventarlo.
E i giovani Graves, Orihuela e Aurelio hanno stoffa per ben figurare. Senza dimenticare il resto della panchina, con Soleri decisivo – appunto da subentrato – proprio contro la Reggina. Un calderone di tante buone notizie che risveglia i sogni promozione e da cui Corini riparte in vista del prossimo impegno di venerdì in casa del Genoa, squadra che tre partite fa sembrava lontana come la luna e che adesso è solo a -6. La nuova missione, infatti, è una vittoria in casa di una delle grandi del campionato. Se al Barbera finora il Palermo ha vinto con tutte, in trasferta manca ancora il colpaccio contro una big. Con un’orchestra così adesso può succedere anche questo.