Tuttosport: “Palermo piange suo figlio Totò. La famiglia: «Grazie di così tanto amore, se lo merita»”
L’edizione odierna di “Tuttosport” si sofferma sulla morte dell’ex calciatore Totò Schillaci e sul dolore vissuto dalla famiglia.
Totò Schillaci non c’è più, ma continua a segnare nel cuore di Palermo e dell’Italia intera. La città si è messa in fila per rendere omaggio al campione e dare conforto alla sua famiglia, che mercoledì ha perso il suo faro. Barbara Lombardo, seconda moglie di Totò, ha espresso la gratitudine per l’affetto ricevuto: “Siamo felici di questo amore che Palermo e l’Italia stanno dimostrando a Totò. Ci aspettavamo tanta gente, perché per le strade ci fermavano sempre, e anche in ospedale i medici hanno fatto il possibile. Totò era un galantuomo, una persona umile. Mi sono innamorata di questo. Era ed è l’amore della mia vita.”
Barbara ha raccontato i difficili anni della battaglia contro la malattia: “Per tre anni e mezzo abbiamo lottato contro il cancro. Sembrava che l’avesse superato, e avevamo deciso di riprenderci la nostra vita, partecipando anche a Pechino Express. Ma dopo il rientro abbiamo scoperto che le metastasi avevano preso la parte cervicale. Ha affrontato chemioterapie e radioterapie, ma ha lottato fino alla fine, dimostrando quanto volesse vivere per me e per i suoi figli.”
Mattia, figlio di Totò, ha ricordato il padre come un punto di riferimento, non solo come genitore, ma anche come amico: “Giocavamo a pallone insieme e mi ha insegnato a lottare sempre con le mie forze per superare gli ostacoli, proprio come ha fatto lui.” Nato durante il Mondiale del 1990, Mattia ha raccontato il legame speciale con le “Notti Magiche”: “Guardavamo insieme i video dei suoi gol e ascoltavamo la canzone di Gianna Nannini ed Edoardo Bennato.”
Anche Giovanni, fratello di Totò, ha espresso il suo orgoglio nel vedere quante persone sono accorse a piangere il campione: “È commovente vedere tutta questa gente che non conosco, sono qui per lui, è un orgoglio, anche nella disgrazia sono felice. Totò aveva ancora tanta voglia di vivere.”
Francesco Di Mariano, nipote e giocatore del Palermo, ha ricordato una delle ultime visite allo zio: “L’ho visto il 31 agosto, era molto positivo. Abbiamo parlato di calcio, e il giorno dopo ho segnato contro il Cosenza. Non ho giocato in Serie A e non ho partecipato ai Mondiali, ma spero di averlo reso orgoglioso. Ora vorrei dedicargli un gol contro il Cesena.”
Il ricordo di Totò Schillaci rimane vivo, un simbolo di umiltà e determinazione che ha ispirato e continuerà a ispirare generazioni.